Come previsto, già da sabato, è stato varato l'impalcato del peso di 300 tonnellate sul nuovo viadotto dell'A6 Torino Savona denominato Madonna del Monte, crollato parzialmente lo scorso 24 novembre.
L'operazione che ha richiesto l’impiego di due gru di dimensioni ragguardevoli, ha consentito a tempo di record (poco più di due mesi) di posare il ponte in acciaio-calcestruzzo lungo 58 metri, dopo che la settimana scorsa erano state completate le spalle del nuovo viadotto, con le attività che si erano concentrate anche nell’assemblaggio delle travi in acciaio corten.
Lo scorso fine novembre la carreggiata nord della Torino-Savona era collassata durante la violenta ondata di maltempo a causa di una considerevole massa di fango (secondo le prime stime dei tecnici della Protezione civile, circa 30.000 mc) che si era staccata imprevedibilmente dalla pendice del limitrofo versante abbattendosi, percorrendo uno stretto canalone a grande velocità.
L'area del versante montuoso è attualmente monitorata con appositi sensori che ne registrano l’andamento e che, come avvenuto già in alcune circostanze nel mese di dicembre a seguito delle forti piogge che hanno interessato l’area, bloccano, al superamento di determinate soglie di sicurezza, sia il traffico autostradale in carreggiata sud sia i lavori di ricostruzione che vedono impegnati diversi uomini e mezzi.
L’impegno della Concessionaria è quello di ultimare tutti i lavori del nuovo viadotto entro la fine di febbraio compatibilmente alle eventuali sospensioni dei lavori per motivi di sicurezza legate a possibili nuovi movimenti della frana, con una completa riapertura dell’autostrada in entrambi i sensi di marcia, confermando così l’impegno preso con il Ministero delle Infrastrutture, la Regione Liguria, gli Enti interessati, gli operatori economici e gli utenti dell’autostrada.