Politica - 08 gennaio 2020, 13:07

Ponente isolato, i sindaci della provincia di Imperia pronti a scendere in piazza nella settimana del Festival (FOTO e VIDEO)

I primi cittadini si sono dati appuntamento per fare squadra e chiedere al Governo interventi concreti

Ponente isolato, i sindaci della provincia di Imperia pronti a scendere in piazza nella settimana del Festival (FOTO e VIDEO)

Anche se le vacanze di fine anno hanno restituito dati confortanti, resta sempre di strettissima attualità il tema dell'isolamento del Ponente ligure. Autostrade fatiscenti, interruzioni e problemi strutturali che rischiano di provocare danni irreparabili in zona. Senza dimenticare la problematica del ponte 'Morandi' e la vera e propria divisione in due della regione.

L'APPROFONDIMENTO NELLE INTERVISTE AL PRESIDENTE DOMENICO ABBO ED AI SINDACI GIORGIO GIUFFRA E ALBERTO BIANCHERI

Questa mattina i sindaci imperiesi (presenti 45 sindaci su 66) si sono dati appuntamento negli uffici della Provincia, una riunione che ha lo scopo di fare squadra e dimostrarsi uniti e compatti nelle richieste al Governo. L'elemento di novità emerso dalla riunione arriva per voce del sindaco di Riva Ligure Giorgio Giuffra che, ai nostri microfoni, ha annunciato l'intenzione di “scendere in piazza con la fascia tricolore approfittando anche della visibilità che questa zona avrà nelle prossime settimane”. Ovvio il riferimento alla settimana del Festival.

Oltre ai macro problemi come il crollo dei due viadotti (ponte 'Morandi' e A6), il Ponente lamenta anche le continue interruzioni e, in generale, la poca attenzione del Governo alla questione trasporti. Da non dimenticare anche il capitolo ferrovia. La provincia di Imperia attende da anni il raddoppio che potrebbe snellire il traffico su ferro, con ovvie positive ripercussioni sulla mobilità stradale.

Questo il documento in discussione oggi in assemblea dei sindaci:

L'assemblea dei sindaci a seguito dell'ulteriore aggravarsi dello stato della rete infrastrutturale ligure che si riverbera con effetti deleteri anche sul Ponente in maniera ben più grave di quanto non sia colto dall'intera collettività e dai mezzi di informazione:

-ribadisce e richiama integralmente il documento approvato nella precedente assemblea in data 28.11 u.s. che si sintetizza in due linee operative:

a) interventi immediati sulla rete viaria esistente b) richiesta di impegno alla Regione e al governo a promuovere e finanziare nuove infrastrutture;

-evidenzia fra gli interventi immediati:

a) sulla rete autostradale: privilegiare nell'immediato gli interventi relativi alla sicurezza rispetto a quelli di ordinaria manutenzione;

b) sulla rete ferroviaria: potenziamenti del servizio che possano favorire il decongestionamento del traffico autostradale passeggeri; 

-invita il Governo a farsi promotore presso le società autostradali della riduzione delle tariffe per le destinazioni a Ponente (o dell'azzeramento in periodi quali ad es. il prossimo ponte di Pasqua) 

-invita la Regione Liguria a farsi promotrice di campagne pubblicitarie per salvaguardare e/o incrementare le presenze turistiche nel Ponente nonché avviare eventuale contenzioso con le concessionarie autostradali per il danno dí immagine subito; 

Propone infine per sostenere quanto fin qui evidenziato la creazione di un Tavolo con la Provincia di Savona formato dai rispettivi Presidenti e alcuni Sindaci che rappresenti le proprie istanze al Governo e, in specie, al Ministero competente con cui attivare una ordinaria interlocuzione fino alla risoluzione dei problemi più pressanti evidenziati nel presente odg. 

I sindaci hanno condiviso le istanze all'interno di un documento: "Gli eventi degli ultimi giorni hanno messo nuovamente a nudo le gravissime criticità e le straordinarie emergenze del territorio del Ponente Ligure, di un'intera Regione, di un'area, ai confini del Paese, ma avente rilevanza nazionale per la sua evidente centralità nell'Europa mediterranea. Il crollo di un viadotto sull'autostrada Savona - Torino, la chiusura al traffico della Voltrí — Gravellona, le interruzioni sulle reti autostradali e sulle strade statali e provinciali del ponente ligure oltre ai pesanti rallentamenti al traffico ferroviario, hanno, di fatto, isolato il territorio facendo emergere in un attimo, brutalmente, il suo drammatico e annoso deficit infrastrutturale". 

"Una parte importante del Paese, le cui uniche vie strategiche di collegamento terrestri sono costituite dalle autostrade dirette da Ventimiglia a Genova, da Savona a Torino e da Voltri verso Gravellona Toce. Infrastrutture pensate e realizzate molti decenni orsono che, oltre alle odierne criticità, sono platealmente inadeguate e insufficienti a garantire la regolarità di grandi traffici commerciali e turistici che interessano milioni di persone. Per garantire al territorio infrastrutture efficaci e al passo con i tempi, oltre alla continua e puntuale manutenzione di quelle esistenti, occorre realizzarne altre. A ciò oggi si aggiungono i gravissimi danni dovuti al dissesto idrogeologico causato dagli eventi alluvionali del 23 e 24 u.s. che hanno colpito in particolare i comuni dell'entroterra compromettendone ancora una volta la resilienza". 

"A Ponente, ma non solo, detta situazione pone in un gravissimo e angosciante stato di emergenza tutti i comparti economici del territorio, in particolare il turismo, l'agroalimentare e il settore florovivaistico e al contempo, all'esterno, finisce per ledere fortemente l'immagine di una terra già compromessa dalla tragedia del Ponte Morandi". 

Questo il quadro sinteticamente delineato. I Sindaci del territorio e l'Amministrazione Provinciale di Imperia hanno richiesto, uniti e con forza, sia interventi immediati che altri, improcrastinabili, di natura strutturale, all'Amministrazione e alla Giunta regionale e al Governo nazionale. 

"Nell'immediato si richiede: 

- Ai gestori delle reti autostradali, ferroviarie e viarie, il ripristino in condizioni di assoluta sicurezza della circolazione, anche parziale, sulle tratte autostradali interessate da interruzioni o gravi limitazioni di traffico; 

- Ai gestori delle ferrovie il potenziamento eccezionale del traffico ferroviario con particolare riferimento alla linea Ventimiglia Milano, Savona Torino e Ventimiglia Roma; 

- Alla Regione Liguria, al Governo e agli Enti e/o amministrazioni preposti, il riconoscimento dello stato di emergenza relativamente al territorio della Provincia di Imperia con immediata previsione di adeguati stanziamenti finanziari a beneficio dei comuni colpiti, con particolare riferimento a quelli dell'entroterra, e con la contestuale adozione di celeri procedure per consentire il ripristino dei danni in tempi rapidi; 

- Ai soggetti coinvolti, la promozione e realizzazione di massicce campagne informative, pubblicitarie e di marketing tese a rassicurare la popolazione e tutti coloro che per lavoro o per turismo si recano nel territorio in questione, sulla sicurezza delle infrastrutture, previa ovvia e puntuale verifica della stessa, nonché a stigmatizzare e smentire le cosiddette fake news che oggi rapidamente si stanno diffondendo.

- Alla Provincia di Imperia, territorio di confine e in larga parte montano, il riconoscimento da parte della Regione Liguria e da parte del Governo, di risorse straordinarie per la manutenzione della complessa rete viaria, nonché di fondi significativi ai Comuni del territorio da parte di Regione Liguria per la difesa del suolo". 

"Sotto il profilo delle infrastrutture strategiche si richiede, impegnando la Giunta della Regione Liguria e impegnando il Governo, lo stanziamento di risorse eccezionali finalizzate alla realizzazione previa completa progettazione, ove assente, delle seguenti fondamentali infrastrutture: 

- Completamento del raddoppio della linea ferroviaria Genova — Ventimiglia con spostamento a monte del tratto Ospedaletti — Ventimiglia; 

- Realizzazione della cd autostrada Albenga — Carcare — Predosa; 

- Completamento della statale 28 del colle di Nava tramite la realizzazione del tratto Armo — Cantarana e della variante Pontedassio-Imperia; 

- Realizzazione del cd "Tenda bis";

- Completamento della cd "Aurelia bis" 

“Viviamo in una provincia periferica e patiamo molto queste situazioni - ha esordito il presidente Abbo - durante le feste c’erano molti turisti francesi, il che testimonia come da una parte non ci siano problemi, mentre dall’altra parte si sono preferite mete diverse. Per la rete autostradale sarebbe opportuno privilegiare la messa in sicurezza. Penso che sia opportuno creare un tavolo che vada a portare le istanze al Governo centrale, c’è questa possibilità”.

“Siamo nel 2020 e penso che nessun Paese al mondo metta turisti sulle strade facendo sì che impieghino 7 o 8 ore per raggiungere la propria meta - ha aperto così la discussione il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri - siamo tutti a favore della sicurezza, ma in un periodo di feste le amministrazioni investono per abbellire le città e ci troviamo con un blocco della logistica perché ci sono lavori per la messa in sicurezza o per le barriera autostradali. È una mancanza di rispetto per il nostro territorio, da anni mi ritrovo a dire queste cose. Ci sono stati Comuni che hanno avuto danni per il maltempo, abbiamo chiesto alla Regione di finanziare i lavori, ma dobbiamo evitare le passerelle politiche o le strumentalizzazioni. Qui abbiamo bisogno di risposte che non dipendono dai sindaci. È arrivato il momento di lasciar perdere le azioni di condivisione, ma dobbiamo cambiare metodo. Questo territorio rischia di rimanere isolato, senza un’azione forte e senza risposte elettorali, altrimenti non ne usciremo più. Siamo in emergenza e la situazione sta peggiorando. Penso che, al di là dei documenti condivisi, le cose debbano cambiare con un segnale forte, quello che è stato fatto fino a oggi non basta”.

“L’incontro di oggi è importante non solo per il tema, ma anche per una presa di coscienza che l’unione dei Comuni ha più forza - ha proseguito il sindaco di Imperia Claudio Scajola - abbiamo un insieme di problemi storici, l’isolamento è un fatto storico, ma stupisce che il Tenda sia stato costruito nell’Ottocento in tra anni e mezzo e che il raddoppio vada avanti ora da anni. Siamo nelle condizioni di mettere in ordine le nostre idee, altrimenti le assemblee diventano o passerelle inutili o occasione per i media di mettere in risalto qualche differenza. È nata qualche polemica sul problema del ponte di Rocchetta Nervina, è stata una fatica improba dall’idea di un ingegnere che ha ideato e pensato una soluzione. Quell’idea è stata realizzata con la Provincia che ha ideato e pensato una soluzione, la Provincia ha finanziato i lavori e ora il ponte è lì. Partendo dalle responsabilità e dalle competenze di ciascuno si ottengono i risultati. Abbiamo problemi con i grandi collegamenti: le ferrovie e le strade. Siamo presi da continue emergenze e poi i problemi importanti passano in secondo piano, siamo abituati a mettere in secondo piano i problemi per i quali poi non siamo noi a tagliare il nastro all’inaugurazione. In sostanza, preferiamo avere subito il contributo per sistemare due tombini piuttosto che lavorare sulle grandi strade. È vero che il raddoppio ferroviario avrà bisogno di tempo, come anche la Albenga-Carcare-Predosa, ma se non saremo noi a portare avanti i progetti non si faranno. Spiegatemi perché i lavori per il nuovo ponte ‘Morandi’ lavorano h24 e spiegatemi perché non si può fare la stessa cosa anche sull’altra rete autostradale. Senza interventi non vedremo mai un futuro. Se serve allora andiamo tutti insieme in piazza con la fascia tricolore, ci sono statistiche che confermano come i sindaci abbiano la fiducia della maggioranza dei cittadini, abbiamo una responsabilità perché la gente sa che noi ci siamo. Nell’attesa dei nuovi lavori iniziamo a pretendere più treni, abbiamo un peso avendo anche un assessore regionale ai Trasporti, e che i lavori siano h24 su tutta l’autostrada. Quindi non facciamo passerelle, ma proposte”.

“Si tratta di un problema che ha bisogno di riposte e non di proclami, sono anche io dell’idea che siamo stati eletti, rappresentiamo le nostre comunità ed è giusto che le comunità si sentano tutelate, abbiamo il consenso e propongo una manifestazione di piazza per gridare che il Ponente è stufo di questa situazione - ha proposto il sindaco di Riva Ligure Giorgio Giuffra - è vero che servono le infrastrutture, ma è anche vero che per tutte queste opere occorre che ci si faccia sentire. Non vogliamo fare una class action? Allora troviamo un modo per far sì che le autostrade tutelino il nostro territorio. Se c’è un problema di sicurezza va affrontato e se il concessionario autostradale non è in grado è giusto che il Governo agisca di conseguenza. Il Ponente rischia di morire di isolamento. Una manifestazione farebbe pensare quanto i Comuni siano compatti, insieme ai residenti e alle associazioni di categoria”.

Il documento in discussione oggi ha visto il dissenso da parte dei sindaci di Vallecrosia Armando Biasi e di Bordighera Vittorio Ingenito, mentre quelli dell'entroterra hanno chiesto l'inserimento di un tavolo dedicato ai cosiddetti Comuni 'alti'. 

Da parte dei sindaco di Sanremo Biancheri e, poi, anche del collega ventimigliese Scullino, è stata ribadita anche l'importanza della costruzione dell'Aurelia Bis specie in relazione al progetto per l'ospedale nuovo a Taggia.

Il sindaco di Taggia Mario Conio ha invece richiesto la costituzione di un tavolo permanente per “evitare che queste riunioni diventino un momento autocelebrativo per i sindaci”.

Al termine degli interventi dei sindaci si è aperta la discussione per la votazione del documento di cui sopra, testo sul quale i sindaci si sono dimostrati spaccati tra chi lo voleva votare subito (tesi portata avanti da Claudio Scajola) e chi, invece, chiedeva un aggiornamento per stilare una sorta di lista di priorità (posizione di Alberto Biancheri). L'accordo è stato trovato sulla base di tre emendamenti al documento a seguito delle diverse posizioni di alcuni sindaci. Al termine dell'accesa discussione, che ha messo in luce posizioni a dir poco distanti tra alcuni dei sindaci presenti, il documento è stato votato come 'indirizzi generali' per poi puntare alla costituzione di un tavolo.

Pietro Zampedroni

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