Una chiesa di San Giuseppe a Savona gremita per dare l'ultimo commosso saluto al pittore e ceramista savonese, Giorgio Moiso scomparso all'età di 77 anni lo scorso 23 dicembre.
Parenti, amici, colleghi, conoscenti si sono stretti questa mattina intorno all'artista, vero e proprio pezzo della storia della ceramica nella nostra provincia.
Nato a Cairo Montenotte nel febbraio del 1942, fin da giovane aveva sviluppato la sua vena artistica frequentando il Liceo Artistico "Arturo Martini" di Savona, diplomandosi nel 1968 e conoscendo artisti internazionali che frequentavano Albissola Marina nel corso degli anni '60.
Pochi anni dopo cominciò a portare il proprio nome all'interno delle mostre di pittura e di ceramica, partendo da Albissola per arrivare nelle sale di tutta Italia. Nel 1972 aveva aperto il proprio studio nella piazzetta di Pozzo Garitta, accanto all'atelier che fu di Lucio Fontana.
Negli ultimi anni aveva scelto di privilegiare l'aspetto spettacolare della propria opera, come si può leggere nella biografia presente sul suo sito internet, dando vita a live performance di successo apprezzate da Milano a Savona nelle quali venivano mischiate due forme di arte quali musica e pittura creando quella che si può definire una "jam session pittorica".
La sua arte si espande anche nel resto del mondo, in particolare in Corea del Sud, dove nel 2010 l’Asian Museum of Art di Daejeon allestisce una grande mostra personale dal titolo "Cosmography". Un riconoscimento alle sue opere arrivò anche nel 2012, quando a Genova nelle sale di palazzo Ducale si tenne la sua personale all’interno della rassegna “Come Quando Fuori Piove”.