Attualità - 14 dicembre 2019, 10:12

Finalmarina, degrado dal monumento ai caduti di via San Pietro: saltata la pavimentazione, si scoprono delle vecchie lapidi

Portato alla luce questo segreto alquanto curioso, con il marmo funerario riutilizzato come pavimento. A renderlo noto il gruppo di minoranza "Le Persone al Centro"

Finalmarina, degrado dal monumento ai caduti di via San Pietro: saltata la pavimentazione, si scoprono delle vecchie lapidi

Giunge una segnalazione da parte del gruppo di minoranza in consiglio comunale a Finale Ligure "Persone al Centro" circa lo stato in cui si trova il monumento ai caduti posizionato al termine di via San Pietro, all'intersezione con la via Aurelia.

"L’amministrazione Frascherelli è ormai solita intervenire solo se sollecitata, non senza accompagnare l’annuncio delle loro azioni con l’accusa di una scarsa tempestività della minoranza. Praticamente loro sanno tutto, ma lo dicono poco per volta per non affaticare i cittadini".

Esordisce così il gruppo rappresentato da Massimo Gualberti e Camilla Fasciolo, che poi spiegano: "Questa volta ci occupiamo del Monumento ai Caduti di Finalmarina, di cui l’amministrazione ovviamente conosce già tutto, per aver deposto, con spirito patriottico, una corona in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate del 4 novembre.

La manutenzione dell’area non doveva già essere allora eccellente, almeno a giudicare dalla passatoia rossa (perché infine il cuore è sempre lì) posata a terra per l’occasione, ma si sa che stucco e pittura fanno bella figura".

Continuano i due esponenti della minoranza: "Non potendo stendere asfalti a piacimento, nonostante li abbiano di ogni colore come i pastelli, tutto è finito con il doveroso omaggio ai caduti. Dopo un mese la passatoia è parzialmente divelta, come la pavimentazione, i cordoli, le aiuole e tutto quanto stride con la sacralità di un luogo dove vengono ricordati i finalesi (finalmarinesi per la precisione) caduti nelle due guerre mondiali".

"A questo punto della lettura l’amministrazione sarà già pronta al solito proclama “#CiAvevamoGiàPensato”, ma in questo caso la (loro) tardività deve fare i conti con lo scarso rispetto dei concittadini caduti, il degrado dell’area e soprattutto della pavimentazione divelta, che ha messo in luce l’origine del materiale impiegato" proseguono sarcasticamente i consiglieri Fasciolo e Gualberti.

"In allora rappresentava la dignità di un piccolo paese, che pur di onorare i propri caduti metteva a disposizione ore di lavoro ed operosità, utilizzando tutte le risorse possibili di una tangibile povertà.

Col tempo però la pavimentazione ha subito i segni del tempo e dell'incuria, che ha portato alla luce un segreto nascosto dagli autori dell'opera: "La pavimentazione in marmo che circonda il monumento ha sempre svolto con onore il proprio compito e solo l’incuria dell’amministrazione ne ha mostrato il segreto, mettendo ignobilmente a nudo la dignità di chi realizzò quell’opera, che mai avrebbe pensato potesse accadere.

Delle lastre di marmo avrebbe dovuto per sempre vedersi solo il lato lucido e levigato, sul quale diverse generazioni hanno rivolto un pensiero ai caduti tristemente elencati".

"Nessuno avrebbe dovuto mai avvedersi dell’origine delle lastre di marmo. Nessuno avrebbe mai dovuto sapere se fossero lapidi di vecchie tombe" è l'amara conclusione del gruppo consiliare.

Comunicato stampa

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