"Questo fine settimana i balneari hanno vissuto lo spettro dei danni subiti lo scorso anno, il 29-30 ottobre. Le piogge non hanno dato tregua alla nostra regione a partire dal venerdì pomeriggio fino a domenica mattina. Difficile riuscire a identificare le zone più colpite, vista la drammatica situazione della costa che si sono trovati davanti agli occhi, quanti nel pomeriggio di domenica hanno visitato le passeggiate a mare". Così la sezione ligure del Sindacato Italiano Balneari dopo gli eventi meteo marini del 22, 23 e 24 novembre scorsi.
"Il mare ha eroso le spiagge arrivando fino all’altezza dell’Aurelia in diverse località (Albisola, Savona, Spotorno, Finale, ecc.) e ha lasciato sulla battigia quantità cospicue di legname - proseguono i balneari - Sicuramente Alassio, già pesantemente colpita nel 2018, anche quest’anno ha fatto i conti con correnti avverse che hanno fortemente danneggiato le attività del fronte mare. Purtroppo questa erosione eccezionale ha portato in vista i plinti di appoggio di molti chioschi e stabilimenti. Tanti di questi già questa primavera si erano ritrovati ad affrontare il ripristino dei danni subiti nell’autunno, per affrontare una nuova stagione, e solo in questi giorni erano iniziate le pratiche per ottenere i fondi promessi. Senza spiaggia non si può fare turismo balneare!!! Pertanto, al termine di questa situazione di emergenza la nostra categoria chiederà alla Regione attraverso i fondi di emergenza e le quote dei canoni pagati dagli stabilimenti, un piano straordinario di ripascimenti della nostra martoriata costa ligure".
"Per il legname, invece, siamo in attesa di autorizzazione da parte della Regione per poter iniziare gli abbruciamenti. La burocrazia in queste fasi di emergenza deve essere alleggerita! Siamo uomini di mare abituati alle avversità e anche questa volta sapremo far prevalere la nostra volontà e tenacia avverso le difficoltà" conclude infine la sezione ligure del Sindacato Italiano Balneari.