I consiglieri di minoranza, del gruppo consigliare Spotorno Che Vorrei, Massimo Spiga e Francesco Bonasera, si sono recati sul litorale di Spotorno, per documentare e prendere visione di tutto il materiale spiaggiato, durante le ultime piogge.
Materiale che proviene quasi totalmente dalla pulizia dei fiumi e rii del territorio spotornese.
"Fortunatamente, le allerte arancione e rossa, non hanno riversato volumi di acqua importanti, se non per poche ore durante la notte, altrimenti, con l'operazione di pulizia dei canneti ed arbusti lasciati poi sul letto dei corsi d'acqua, ci saremmo potuti trovare in una situazione davvero difficile" spiegano Spiga e Bonasera.
"Come già detto in un altro nostro intervento, non si può sempre sfidare la fortuna. Nel mese di ottobre, l'amministrazione comunale ha appaltato l'intervento di pulizia dei corsi d'acqua, che risultavano pieni di infestanti, arbusti e canneti, che sono state lasciate a marcire sul posto. L'amministrazione comunale , alle critiche di alcuni cittadini, ha risposto che sarebbero state rimosse in seguito. Sono state rimosse, in una notte sola da una forte perturbazione, che per fortuna, ha colpito Spotorno solo per poche ore, trascinando il legname sotto i ponti potendo creare davvero grandi pericoli alle persone. Il Sindaco ed i suoi più stretti collaboratori sono soliti rispondere “tutto programmato” ogni qualvolta qualche cittadino osa chiedere conto di lavori non eseguiti e ogni qual volta rispondono alle interpellanze delle minoranze. Non abbiamo mai sentito dall’infallibile primo cittadino di Spotorno “grazie per la segnalazione provvederemo” oppure “scusate siamo in ritardo” oppure ancora “scusate abbiamo sbagliato”" continuano.
"Il nostro gruppo – concludono i Consiglieri Massimo Spiga e Francesco Bonasera – ha sempre contestato metodi e tempi di pulizia dei rii del nostro territorio. Una volta tagliate le sterpaglie vanno portate via dai greti dei fiumi e smaltite in discarica. Certo sono operazioni che vanno programmate e decisi nei tempi più opportune. Lasciare sul posto ciò che viene tagliato certamente costa meno ma non è un lavoro ben fatto soprattutto nel periodo delle piogge. Ed ecco l’esempio di oggi, montagne di canne accatastate sul litorale portate al mare, dalle piene dei fiumi di questi giorni, che dovranno essere smaltite comunque, per non danneggiare il nostro già martoriato litorale. Fiduciosi, che non debbano essere i gestori dei bagni mirini a doversi far carico dello smaltimento".