Sono scesi a Roma in attesa di risposte per lo sblocco dell'Aurelia Bis e dopo l'intercedere del sottosegretario alla presidenza del consiglio, il pentastellato savonese Simone Valente, che aveva richiesto il commissariamento per l'opera, qualcosa potrebbe essersi sbloccato ma non sulle tempistiche.
Il vicesindaco del comune di Savona Massimo Arecco e i sindaci di Albisola Superiore e Albissola Marina Maurizio Garbarini e Gianluca Nasuti, in un atteso incontro al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, alla presenza dei tecnici comunali, rappresentanti di Anas e del Mit, hanno richiesto un'accelerata importante ai lavori fermi da qualche mese, chiedendo un cronoprogramma preciso e smentendo le voci di uno sblocco della variante fra 4 anni.
"Il clima dell’incontro era senz’altro positivo. Abbiamo registrato la volontà del Ministero e di Anas di attivarsi al più presto per terminare l’opera. Abbiamo ricevuto rassicurazioni che le risorse stanziate rimangono a disposizione dell’intervento infrastrutturale, comprese le risorse reperite per lo svincolo Margonara anche nel caso in cui per insormontabili criticità tecniche lo stesso non si dovesse realizzare. C’è l’impegno a realizzare il completamento dell’intervento sia a Ponente che a Levante con i collegamenti dell’Aurelia Bis ai caselli di Savona ed Albisola, ivi comprese le mitigazioni ambientali più volte richieste" spiegano congiuntamente i tre amministratori.
"Purtroppo la nota negativa sono i tempi per il completamento del tratto già appaltato e realizzato per circa l’80% fermo a causa del dissesto di CMC: dovendo verosimilmente procedere ad un nuovo appalto, i tempi previsti per la ripresa del cantiere superano abbondantemente l’anno. A breve ci sarà un incontro in Regione per definire le strategie comuni sulla prosecuzione del progetto mentre con ANAS ed il MIT l’aggiornamento con le progettazioni di completamento è previsto prima della fine dell’anno" continuano.
La variante Albisola Superiore-Savona continua a rimanere ferma a causa dello scioglimento del contratto con Anas della ditta Cmc di Ravenna (oltre ai problemi economici di quest'ultima ci sarebbe un contenzioso con l'ente nazionale per le strade) che insieme a Itinera del Gruppo Gavio costituiva l'associazione temporanea di impresa per la realizzazione dei lavori.
Le voci di un subentro proprio di Itinera stanno via via affievolendosi, lasciando così spazio a sole due possibili soluzioni: il commissariamento o la creazione di un nuovo bando di gara che però allungherebbe ulteriormente il fine lavori di almeno 4 anni.