Si è svolto oggi pomeriggio, nella sala consiliare di Albenga, l'incontro pubblico di presentazione del PUC (Piano Urbanistico Comunale).
Ripercorrendo il percorso di tale strumento ricordiamo che con deliberazione del consiglio comunale del 22 ottobre 2015 è stato adottato il progetto di Piano Urbanistico Comunale. Lo stesso è stato trasmesso alla Regione per la prosecuzione dell’iter di approvazione.
La Regione ha presentato 53 prescrizioni relative al rapporto ambientale, mentre i cittadini hanno presentato 203 osservazioni al PUC.
Ne è scaturito un grande lavoro da parte degli uffici comunali. Con deliberazione del Consiglio Comunale n.27 del 9 aprile 2019 sono state adottate le modifiche al PUC conseguenti l’accoglimento delle osservazioni e all’aggiornamento del Rapporto Ambientale (frutto di una serie di incontri tra Comune e Regione)
Il 23 maggio 2019 è stato trasmesso alla Regione per la prosecuzione dell’iter e si è proceduto alla pubblicazione.
Il PUC può essere consultato sul sito web dell’Amministrazione all’indirizzo www.comune.albenga.sv.it alla sezione “I servizi” sottosezione PUC.
Fino al prossimo 9 settembre chiunque potrà prenderne visione, estrarne copia e al fine di collaborare alla migliore definizione del PUC, presentare osservazioni indirizzate al comune di Albenga, con facoltà di indirizzarle anche alla regione Liguria e alla Provincia per quanto di rispettiva competenza.
Ad introdurre il dibattito odierno è stato il sindaco Riccardo Tomatis: "Dal via dell'apertura delle osservazioni nel 2016 ne sono state presentate 209 e il comune ne ha accolto oltre il 50%, segno della volontà da parte del Comune di tenere conto di cittadini e associazioni".
"Si tratta di uno strumento che dovrà durare per molti anni a fronte di un mercato in costante mutazione - ha proseguito il sindaco - Ad esempio il settore immobiliare è in una fase di recessione ma non sarà per sempre così, quindi aspettiamoci dei cambi di destinazione nel tempo".
La parola è passata poi all'ingegner Elisa Canepa, presentata dal sindaco come "La madrina quasi mamma del PUC": proprio Elisa Canepa ha spiegato che circa il 25% delle osservazioni al PUC sono state presentate soprattutto da associazioni di categoria e da comitati di zona o di quartiere.
110 le modifiche apportate a seguito delle osservazioni parzialmente o integralmente accolte. Le osservazioni sono state suddivise per litorale, assetto infrastrutturale, disciplina agricola, centro storico, destinazioni d'uso e questioni procedurali. Tra le osservazioni la Faita, associazione di categoria dei titolari di campeggi, chiede la tutela di queste attività turistico-ricettive. Il Comune ha ricordato che per queste attività all'aria aperta esistono precise leggi regionali a tutela. Sui fabbricati esistenti possono essere attuati solo interventi di tipo manutentivo e conservativo, ma non la ristrutturazione edilizia.
17 osservazioni generali sulla disciplina agricola, il tema probabilmente più sentito. È emersa la necessità dei titolari di poter realizzare sui fondi piccoli ricoveri di attrezzi, anche da parte di privati non titolari di aziende. Ciò sarà possibile. La norma regionale, entrata in vigore dopo le modifiche al Puc ingauno, prevede il recupero di zone rurali di valore agricolo, nel pieno rispetto della morfologia del territorio. Le avanserre in quanto considerate costruzioni sono sommate, così come le serre, alla SAU (Superficie Agricola Utilizzata). Coldiretti Savona ha presentato tre osservazioni relative alle formule precise di altezza e di distanza dai confini per le edificazioni nell'ambito di terreni agricoli.
Pochissime e minimali le osservazioni sul centro storico, più che altro legate a una maggiore flessibilità nei cambi di destinazione d'uso dei piani terreni al fine di stimolare il commercio. Inizialmente era previsto un no secco per le attività commerciali medio-grandi (oltre 250 mq) nel centro, ma questo aspetto è stato abrogato in quanto va contro la Direttiva Bolkestein.
Le osservazioni definite "di carattere particolare" spesso sono talmente specifiche da rispondere a esigenze del singolo cittadino, più che di associazioni o comitati.
Ben cinque le osservazioni, tutte accolte, legate agli impianti cimiteriali: nel Puc aggiornato è stato precisato che non saranno previsti sistemi per la cremazione.
Saranno riqualificate e, in parte, demolite, le aree di via Carloforte che oggi giacciono in una sorta di "limbo" e di degrado.
Le modifiche sono visibili dal 9 luglio scorso e resteranno visibili fino all'8 di settembre presso l'ufficio preposto, che rimane a disposizione per eventuali chiarimenti.