Attualità - 17 maggio 2019, 13:45

Rinviata per maltempo a Finale Ligure la "24 ore del gioco": appuntamento al primo weekend di giugno

Scopriamo insieme che cos'è questo grande "evento contenitore" con giochi, musica e intrattenimento per tutte le età

Rinviata per maltempo a Finale Ligure la "24 ore del gioco": appuntamento al primo weekend di giugno

È stata rinviata al weekend del 1° e del 2 giugno la “24 ore del gioco” inizialmente programmata per questo fine settimana a Finale Ligure (leggi tutti i dettagli QUI). La decisione è legata alle previsioni meteo che annunciano tempo avverso, dal momento che l’evento comprende numerose attività da svolgere all’aperto.

Giochi per bambini, giochi per adulti, giochi per la terza età: la “24 ore” è un grande “contenitore” capace di soddisfare tutti. Ciò è possibile grazie alla trasformazione della ludoteca di Finale Ligure in un vero e proprio “Centro della Cultura Ludica” con offerte di intrattenimento da 0 a 99 anni.

Di tutto questo parliamo un nome ormai “storico” come quello di Sissi Campanella, tra i fondatori e primo presidente di Progetto Città, affiancata nel nostro incontro dall’educatrice Carlotta Notari.

La cultura “ludica” per adulti è infatti un fenomeno già consolidato in altre nazioni d’Europa e in crescita in Italia. E questa “24 ore del gioco” rappresenta una valida opportunità” per rafforzare ancora questa realtà.

Spiegano Campanella e Notari: “La fase serale di sabato, dedicata agli adulti, prevede l’allestimento in piazza Vittorio Emanuele II di 15 tavoli da sagra tutti dotati di giochi da tavolo di vario tipo e con cartelli raffiguranti l’immagine di copertina delle varie scatole, in modo che anche da lontano chi vuol giocare riconosca al volo le proposte più vicine ai propri gusti. In ogni tavolo, i nostri educatori saranno pronti a fare da ‘ciceroni’ spiegando le regole e offrendo preziosi suggerimenti.

Prima di giocare, però, si svolgerà un’apericena dalle 19 nel piazzale antistante la ludoteca, curato dall’associazione Noi x Voi. A seguire, in piazza Vittorio Emanuele II, musica dal vivo con le band Cantiere 164 e Studio Nadar. Per l’organizzazione della parte musicale vogliamo dire grazie ad Hike Savona, una bella realtà nata da giovani per i giovani, che sa creare coinvolgimento in modo creativo e intelligente.

A mezzanotte finisce la musica e inizia il gioco: oltre ai tavoli allestiti in piazza e coordinati dagli educatori, saranno presenti dieci calcetti per i tornei di questo sport. Sono oltre 400 i giochi disponibili e si può andare avanti per tutta la notte. Alle 8 del mattino di domenica colazione al Bar Liquirizia”.

Questo il quadro delle proposte per adulti. Ma naturalmente la domenica è ricca di giochi per bambini: dalle 10 ancora in piazza Vittorio Emanuele II, ma anche in via Pertica e via Garibaldi, il ludobus “Giocosamente” presenterà un centinaio di ‘giochi di strada’ costruiti artigianalmente in legno proprio come un tempo, dalle trottole giganti, che hanno sempre molto successo, a trampoli, monocicli, flipper, fino ad affascinanti giochi di lancio importati dal Nord Europa, come il cornhole e il kubb.

Tante le iniziative circensi a cura di FEM Spettacoli, come “il Monocirco” (circo sui monocicli) e l’intrattenimento con l’antica arte della clownerie di Fortunello e Marbella. E ancora: l’equilibrismo sulla slackline (attività di crescente successo tra gli sport outdoor) con l’istruttore Ivan Soddu e un momento di interscambio e arricchimento culturale con le melodie e le danze tradizionali africane del musicista Ousmane Traoré.

Gli appuntamenti sono tanti, ma con Sissi Campanella e Carlotta Notari torniamo a parlare delle novità recentemente introdotte per tutte le età.

Innanzitutto, com’è la risposta?

“Il gioco per adulti funziona ed è in crescita. Nelle strutture gestite da Progetto Città a Spotorno, a Vado Ligure e da poco anche qui a Finale abbiamo iniziato a introdurre delle serate con cadenza mensile e, addirittura, succede che dei ragazzi vengano a chiedere in prestito dei giochi per le loro festicciole in casa e poi li restituiscano. Non solo: i gruppi di ragazzi si spostano, chi scopre la realtà di Vado poi va a Spotorno, c’è chi arriva da Spotorno a Finale e così via”.

Quali le età più coinvolte?

“Noi ci rivolgiamo molto agli adolescenti soprattutto per veicolare un messaggio di cultura ludica ‘sana’ al fine di contrastare fenomeni come l’azzardopatia. Però il fenomeno si sta ampliando: per essere sempre aggiornati frequentiamo annualmente il Modena Play, uno dei più grandi raduni italiani di gioco per adulti, e anno dopo anno abbiamo visto crescere non solo il numero di presenze a questo evento ma anche l’età media, dapprima fino agli over 25, ora anche fino agli over 40. Non esiste un’età per giocare. E stiamo parlando di una manifestazione che raduna mediamente ventimila persone al giorno”.

Quali i giochi più amati dagli adulti?

“I giochi di strategia, quelli che accendono i riflessi, che stimolano abilità e velocità. Ma anche i party games, che permettono di formare delle squadre e divertirsi tutti insieme”.

E per gli anziani?

“Il nostro è un centro per la cultura ludica 0-99. Paola Anselmo del laboratorio Pupetti allestisce incontri creativi per la terza età che stimolano la manualità, l’attenzione, la creatività, al tempo stesso sensibilizzando anche sul tema dell’arte con materiali di recupero. Sono tutti modi per contrastare l’invecchiamento”.

24 ore di gioco sono tante: vogliamo ringraziare la “forza lavoro”?

“Certamente: abbiamo coinvolto tutti i nostri educatori, oltre a noi, Sissi Campanella e Carlotta Notari, anche Chiara Canuti, Luca Sardelli, Rosalinda Farinazzo e Irene Bologna. E ringraziamo anche tutti coloro che giungono in questi grandi eventi a farci da ‘rinforzo’ da altre strutture”.

Come si diventa educatore di Progetto Città?

“Innanzitutto siamo tutti educatori professionisti, in possesso della laurea in scienze pedagogiche o altri corsi del DISFOR (Dipartimento di Scienze della Formazione) dell’Università. Oltre quello, indispensabile è la motivazione. Noi non lasciamo mai solo il nostro educatore, siamo una vera e propria rete. Ma al tempo stesso chiediamo passione e impegno. Oggi sono circa 300 i nostri educatori professionisti, ma i nostri campi d’azione sono tanti e c’è sempre bisogno. Per informazioni: segreteria@progettocitta.coop”.

Abbiamo appena detto: tanti campi d’azione. Quali?

“Non solo ludoteche per tutte le età come quelle descritte oggi, ma aiuto a ragazzi problematici o con famiglie disagiate, progetti nelle scuole sul tema dell’accoglienza nei quali i profughi raccontano tutto ciò che hanno vissuto, assistenza allo studio, campi solari e molto altro”.

Alberto Sgarlato

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