“Altro che migranti in hotel. Occorre invece qualificare, promuovere e sviluppare la vocazione turistica della Liguria. Quindi appare giusto non erogare incentivi regionali a chi sostanzialmente trasforma ‘de facto’ la sua attività ricettiva in termini assistenziali, che con il turismo non c’entrano proprio nulla. Ed è opportuno sostenere famiglie e imprese che, tra mille difficoltà e con tanti sacrifici, svolgono realmente attività ricettiva anche nell’interesse comune del territorio e dei liguri”.
Lo hanno dichiarato il capogruppo e il vice capogruppo Franco Senarega e Paolo Ardenti, che insieme ai consiglieri leghisti Alessandro Puggioni, Vittorio Mazza e Giovanni De Paoli, si sono dichiarati “soddisfatti” per l'approvazione della nuova legge, passata oggi pomeriggio in consiglio regionale, che ha cambiato i criteri di distribuzione degli incentivi alle strutture ricettive liguri.
“Per contrastare questo fenomeno, favorito dalle passate politiche del centrosinistra - hanno aggiunto Senarega e Ardenti – è stata cambiata, con un’integrazione, la legge regionale del 2008 sugli ‘Incentivi alle piccole e medie imprese per la qualificazione e lo sviluppo dell’offerta turistica’ in modo tale che l’accesso ai contributi regionali sia garantito solo a quelle strutture che hanno svolto e svolgono effettivamente attività turistica.
"Pertanto, ai fini dell’erogazione dei contributi, d’ora in poi il fatturato delle strutture ricettive dovrà essere caratterizzato, in misura prevalente, dall’attività turistica. In questo modo, ci sarà una maggiore equità nell’impiego delle risorse e nel rapporto tra Regione Liguria e piccole e medie imprese turistico-ricettive, salvaguardando maggiormente le famiglie e gli imprenditori che contribuiscono realmente alla crescita e allo sviluppo della nostra regione - concludono -Ringraziamo l’attuale senatore ed ex consigliere regionale Stefania Pucciarelli per avere lavorato in modo determinante e proficuo a questa nuova legge di buon senso”.