Attualità - 18 aprile 2019, 13:44

Savona, la fiaccolata del 24 aprile non passerà da via San Lorenzo? Le associazioni non ci stanno: "Decisione politica, nel caso protesteremo"

Si aspetta la decisione del Prefetto Cananà. Al centro sempre la presenza della sede di CasaPound.

Savona, la fiaccolata del 24 aprile non passerà da via San Lorenzo? Le associazioni non ci stanno: "Decisione politica, nel caso protesteremo"

Si attende la decisione del Prefetto Antonio Cananà con la speranza di un esito favorevole per il passaggio della fiaccolata del 24 aprile in via San Lorenzo a Savona.

Questo l'auspicio del presidente provinciale Anpi Samuele Rago, del segretario della Cgil Savona Andrea Pasa, del presidente Arci Franco Zunino e di Maria Bolla di Aned, che hanno esposto questa mattina, nella sede dell'Istituto Storico della Resistenza, tutta la loro preoccupazione in merito alla manifestazione e al possibile mancato passaggio nella via dello storico quartiere di Villapiana, oggetto di critiche a causa della presenza della sede del partito di estrema destra CasaPound.

Lunedì scorso si è svolto un vertice in Prefettura nel quale le associazioni hanno ribadito con fermezza la loro posizione sulla giornata storica e l'importanza che ha per la città di Savona, ma il Comitato per l'ordine e la sicurezza si è riservato di decidere entro qualche giorno, anche se le speranze sembrano minime per un'apertura alla zona savonese: "Il percorso tradizionale deve essere concesso e rispettato, non si tratta di una manifestazione ad hoc come successo mesi fa anche se anche in quel caso non era giustificato il blocco stradale, il 24 aprile è una cosa diversa, avviene da anni, si percorrono i percorsi che i partigiani hanno svolto il 24 aprile del 1945 scendendo dai monti e liberando Savona. È un momento di ricordo e non vediamo ragione del perché non si possa svolgere quell'itinerario" spiega Rago.

Mercoledì 24 in serata si svolgeranno 4 fiaccolate: una che partirà dalla Rocca di Legino, una dalle scuole XXV Aprile in corso Vittorio Veneto e una dalla società di Lavagnola oltre a quella a Villapiana per poi ritrovarsi in piazza Martiri.

"Il Prefetto ha ribadito che non avrebbe potuto darci una risposta in quella sede, che devono garantire l’ordine e la sicurezza. Per noi vale il percorso che abbiamo presentato, sarebbe una grave offesa alla città medaglia d’oro alla Resistenza non fare passare il corteo in quella via, non ci sono mai stati atti di violenza, neanche quando in corso Italia era presente la sede del Movimento Sociale. È fondamentale per noi che le manifestazioni avvengano pacificamente, la violenza non è nostra. Se le istituzioni hanno informazioni che non ci vogliono dare devono fermare non noi ma chi vuole creare disordine" continua il presidente provinciale Anpi.

Della stessa linea la Cgil e Pasa che ha sottolineato che se verrà presa una decisione negativa sarà una scelta politica: "Abbiamo voluto sottolineare i valori che rappresentano la Cgil, abbiamo detto con forza che c’era piena adesione all’antifascismo, non è possibile che un corteo che celebra il 25 aprile si debba spostare per colpa di un’associazione che ripudia l’antifascismo, abbiamo detto più volte che se c’è un pericolo di ordine pubblico e perché c’è quella sede. Non ci è ancora stato detto che non si passerà, auspico e spero in una presa di posizione del governo locale di Savona a favore degli antifascisti. Disseminate per l’Italia ci sono decisioni politiche forti per non permettere di poter fare manifestazioni presenti da 70 anni. È una invasione di campo politica sbagliata".

“Abbiamo criticato anche il processo alle intenzioni, credo che a questo punto dobbiamo aspettare, il discorso politico generale c’entra, il Ministero degli Interni cioè il Prefetto sul territorio di Savona non favorisce la pace dei popoli, questa decisione se verrà presa sarà figlia della violenza, dire no è una violenza - ha continuato Maria Bolla - Spero che il buon senso prevalga negli interessi della cittadina. Siamo di fronte ad un grande avvenimento storico, il 25 aprile, si mette in dubbio la carica culturale di una pagina fondamentale del nostro Paese"l.

"La fiaccolata del 24 aprile è una festa gioiosa, saranno presenti bambini, anziani, in quelle strade ci passarono con gioia partigiani e antifascisti dopo un ventennio di regime festeggiando la liberazione - dice Franco Zunino - Vogliamo passare liberamente in tutte le vie della città. Non possiamo piegarci all’apertura di una sede e se la aprissero in piazza Martiri? Riteniamo che il percorso storico debba passare di li, non ci stiamo".

In conclusione l'appello di Rago che annuncia una possibile protesta in caso di risposta negativa: "Facciamo ad un appello non solo al Prefetto ma a tutti i membri del comitato che se decidessero di non farci passare sarebbero i primi dalla liberazione del fascismo a prendere quella decisione. Non compieremo atti violenti assolutamente, ma non ce ne staremo come se nulla fosse, la protesta ci sarà. Noi subiamo le scelte, non abbiamo intenzione di creare disordine, protesteremo e non finirà lì. Con questo si rafforza Casapound gli si da un diritto di voto".

Luciano Parodi

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