Attualità - 18 aprile 2019, 12:30

Finalmarina, i commercianti di via Colombo si "autogestiscono" le decorazioni pasquali: "Ci sentiamo trascurati"

Un appello all'amministrazione: "La nostra è una via di passaggio, eppure è in abbandono". E un appello anche ai "Leoni da tastiera": "Basta con gli attacchi al turismo su Facebook"

Finalmarina, i commercianti di via Colombo si "autogestiscono" le decorazioni pasquali: "Ci sentiamo trascurati"

Tante graziose cornici colorate per augurare a turisti e residenti, a clientela e passanti, una Buona Pasqua, ma anche un po’ per ricordare che a Finale Ligure esiste anche via Colombo.

Un’iniziativa simpatica, spiritosa, e se vogliamo forse anche un pizzico polemica, messa in atto da un gruppo di commercianti, che spiegano: “Ci sentiamo un po’ trascurati. Passa il Natale, passa la Pasqua, passa l’estate e la nostra via ci sembra sempre più abbandonata a se stessa, desolata, trascurata. Ma noi ci siamo, siamo pronti ad organizzarci per autogestire la rinascita della nostra strada”.

“A Finale funziona così, comandano i soliti tre o quattro. Noi andiamo alle riunioni di tutti i commercianti, ma la parola di qualcuno conta più di quella di altri e purtroppo ce ne siamo accorti in svariate circostanze.

La nostra è un via di passaggio, soprattutto in estate, considerando che siamo verso Finalpia dove si trovano tanti alberghi, ma c’è anche un’ottima clientela di seconde case. Se però il luogo non è accogliente, anche chi possiede una casa prima o poi se la rivende…

In via Colombo siamo venti commercianti e siamo pronti ad organizzarci in un CIV, un Centro Integrato di Via per fare sentire la nostra voce. In Comune a Loano è stata fatta un’ordinanza che impone non più di due stand e non superiori al metro all’esterno delle vetrine dei negozi. E perché nei paesi vicini le normative in tal senso si fanno e a Finalmarina no?”

Tornando alle cornici pasquali, raccontano gli ideatori: “L’idea è volontariamente hand-made e molto country, perché vogliamo lanciare un messaggio semplice, amichevole, sono tutte decorazioni fatte a mano da 5 o 6 ragazze dei nostri commercianti, a costi contenuti ma fatte col cuore”.

Spiegano ancora i commercianti della zona: “Bisogna uscire un po’ da quella logica ingabbiata in tre o quattro manifestazioni, sempre quelle e sempre uguali. Dobbiamo imparare a proporre idee nuove e la futura amministrazione, qualsiasi essa sarà, dovrà agevolarci nel varare nuove iniziative. Altrimenti trasmettiamo un’idea di quartieri morti e la gente non viene più”.

I commercianti di via Colombo concludono con un appello anche ai “Leoni da tastiera” dei social network: “Smettetela di massacrare i turisti. Siamo un paese turistico, viviamo di quello, impariamo a capire che cosa vuol dire fare accoglienza e cerchiamo di rendere più bello possibile il soggiorno di chi è da noi in vacanza”.

Alberto Sgarlato

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