Nell’area marina protetta di Bergeggi e nell’omonima riserva regionale sulla costa vivono molte specie di animali selvatici che però, come nel vicino parco del Beigua, non hanno alcuna tutela se si feriscono, si ammalano o si trovano in difficoltà; gli enti che gestiscono queste aree non sono tenuti ad occuparsene perché le leggi istitutive, vergognose ed assurde, non lo prevedono; ed anche se alcuni parchi, venendo incontro all’accresciuta sensibilità verso gli animali, hanno comunque organizzato il soccorso, i due enti gestori delle aree savonesi, il comune di Bergeggi e l’ente parco del Beigua, continuano imperterriti a “fregarsene”.
E sono così i volontari della Protezione Animali savonese ad intervenire ogni volta a Bergeggi, o arrampicarsi verso il monte Beigua, per recuperarli, facendosi carico di tutte le notevoli spese di carburante, uso di auto, veterinari, medicinali, strutture e mangimi, malgrado Enpa sia un’associazione privata che non ha mai avuto aiuti dallo stato (riceve solo un contributo parziale per il resto del territorio, dalla Regione Liguria; ma finora quello del 2018 non è ancora arrivato e l'associazione è in difficoltà).
Nei giorni scorsi a Bergeggi l’Enpa ha soccorso sulla spiaggia una beccaccia ferita gravemente, forse da un uccello rapace, mentre era in migrazione verso nord ed è ora in cura con la speranza che possa ristabilirsi ed essere liberata; poco dopo i volontari hanno soccorso un giovane airone cenerino, anch’esso sulla spiaggia, debolissimo ed affamato che però, con uno specifico vermifugo ed un paio di flebo, si è ripreso e verrà rimesso in libertà nei prossimo giorni.
Nelle aree protette di Bergeggi Enpa ha recuperato, in meno di un anno, 32 animali selvatici feriti, malati o in difficoltà: 24 gabbiani reali (di cui 15 nidiacei o giovanissimi), 1 gabbiano comune, 2 civette, 2 rondoni, 1 ghiandaia, oltre ai due volatili dei giorni scorsi.