Questa mattina i lavoratori Laerh hanno chiesto ufficialmente al sindaco Giorgio Cangiano di farsi loro tramite e chiedere al Prefetto un incontro per poter discutere della vertenza che interessa la loro azienda.
Fino ad oggi, infatti, nella maggior parte dei tavoli di lavoro la sorte di Laerh è stata "associata" a quella di Piaggio Aerospace. Sebbene le due aziende siano legate tra loro (Laerh produce principalmente elementi fondamentali per i velivoli Piaggio) la situazione dei lavoratori non è la stessa.
Aveva sottolineato infatti Mazziotta (UIL): " Attualmente solo i lavoratori Laerh sono in cassa integrazione, qui si sono visti dei mancati rinnovi contrattuali e qui non si è andati avanti con i piani di assunzione. Sono questi i lavoratori che rischiano di più e soprattutto "nell'immediato" il loro futuro".
Il sindaco Cangiano ha chiamato immediatamente il Prefetto sollecitando un incontro e oggi pomeriggio è arrivata la risposta. Il Prefetto ha fissato l’incontro per Laerh domani alle 16. Afferma il sindaco Cangiano: "Ringrazio il Prefetto per la solerzia. L'incontro è stato fissato in tempi strettissimi e, come sempre, abbiamo riscontrato la sua massima disponibilità. Ricordiamo che domani mattina si terrà un presidio dei lavoratori Piaggio Aerospace alle ore 11,00 davanti alla Prefettura, manifestazione alla quale parteciperà anche una rappresentanza di Laerh che, quindi dopo la notizia di oggi, verrà ascoltata nel pomeriggio dal Prefetto."
"Ribadiremo al Prefetto tutti gli elementi di profonda preoccupazione per il futuro produttivo ed occupazionale di un’azienda profondamente legata a Piaggio Aerospace, la più importante realtà industriale insediatasi nella provincia di Savona negli ultimi anni. Tale stato di incertezza nel quale l’unità produttiva versa da mesi, causata dai ritardi e dalle difficoltà nella risoluzione della vertenza Piaggio Aerospace e dallo slittamento temporale della chiusura di contratti con altri Gruppi industriali, mette a gravissimo rischio il progetto produttivo ed occupazionale complessivo. Sarebbe oltremodo grave se una delle poche nuove realtà produttive che si sono insediate nel nostro territorio negli ultimi anni, oltre a registrare ad oggi un notevolmente ridimensionato rispetto alle prospettive iniziali (in base alle quali lo stabilimento avrebbe dovuto occupare a regime oltre 200 lavoratori), non riuscisse ad uscire da questa fase di crisi” spiegano le segreterie Fim, Fiom, Uilm e rsu.
Da qui la decisione di manifestare, questa mattina ad Albenga, con un corteo per le vie del centro che si concluderà sotto il municipio. Una delegazione sarà poi ricevuta dal sindaco. “Inoltre – proseguono i sindacati – abbiamo richiesto un incontro al Prefetto al fine di illustrare la delicatissima situazione che i lavoratori stanno vivendo anche in riferimento a quanto andiamo dicendo ormai da tempo, ossia che non ci può essere un vero sviluppo industriale del nostro territorio, anche sfruttando le opportunità derivanti dall’area di crisi industriale complessa, se non vengono prima messe in sicurezza le realtà produttive ad oggi presenti nella provincia”.
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