Domenica 31 marzo si dovrebbe aprire la pesca “turistica” nel lago di Osiglia. O no? I volontari della Protezione Animali usano fiduciosi il condizionale perché, vista la grave e prolungata siccità, la Regione per tutte le altre acque ed il Comune di Osiglia, dovrebbero sospendere l’attività, anche in base all’articolo 19, comma 1, della vigente legge regionale.
A scanso di equivoci e “dimenticanze” l’Enpa ha inviato nei giorni scorsi ai due enti un fax in cui richiama gli adempimenti previsti dalla legge e sollecita l’adozione di azioni conseguenti, non ultima quelle di organizzare polizia regionale e gestori della riserva turistica, nei limiti del possibile, per effettuare “il recupero ed il trasferimento in acque correnti della fauna ittica rimasta imprigionata in pozze e stagni”.
La fauna ittica è infatti in grave difficoltà e sarebbe ingiusto e vergognoso, nell’attuale situazione, che venga catturata ed uccisa senza via di fuga e con l’estrema facilità dovuta al ridimensionamento dei bacini.