No alla gestione in house e abbandono dell'aula al momento del voto. L'incontro sull'Ato dei rifiuti in Provincia che doveva portare alla decisione di gestire il servizio dal 2021 con un affidamento diretto (probabilmente a Sat) e non con l'ingresso dei privati, ha visto la Val Bormida mettersi di traverso e non essere d'accordo con i restanti comuni favorevoli a questa decisione. Il comune di Cairo Montenotte ha infatti presentato un documento di un legale con l'intenzione di creare un ulteriore sub ambito solo valbormidese.
Non inizia quindi nei migliori dei modi il mandato del nuovo consiglio provinciale guidato dal presidente Pierangelo Olivieri per uno dei punti cardine che doveva portare tutti i primi cittadini ad essere d'accordo sulla tematica.
Un'importante e tesa discussione che ha portato alla decisione di sospendere la seduta e riunirsi per discutere della questione. La Provincia di Savona è suddivisa in tre ambiti diversi: il comune di Savona, il ponente da Borgio Verezzi a Laigueglia e l'entroterra e il levante savonese da Finale a Varazze compresa la Val Bormida, zona al momento però assolutamente in discussione.
L'ambito del ponente ha deciso di puntare come comune capofila su Albenga, invece la zona levante/Val Bormida non aveva ancora deciso per il comune rappresentante anche se erano stati fatti i nomi di Varazze, Cairo e Finale.
Dopo un lungo dibattimento che ha visto contrapposti i sindaci della costa e della Val Bormida, è arrivata la decisione, su proposta del presidente Olivieri, di dividere le votazioni e grazie all'astensione dei primi cittadini val bormidesi e il voto favorevole dei sindaci della riviera, è stato scelto l'affidamento in house.