- 26 marzo 2019, 16:18

Incendio fra Genova e Savona Senarega e Ardenti chiedono pene pesanti in caso di atto doloso

I consiglieri regionali della Lega: "Bisogna attivarsi subito affinché i cittadini che hanno subito danni alle proprietà e alle case possano essere risarciti al più presto, eventualmente anche attivando lo stato di emergenza regionale"

Incendio fra Genova e Savona Senarega e Ardenti chiedono pene pesanti in caso di atto doloso

“Ringraziamo i Vigili del Fuoco, i Volontari antincendio boschivo, le Forze dell’Ordine, gli operatori della Protezione civile, i militi della Croce Rossa e della Croce d’Oro impegnati a terra e i piloti dei due Canadair e dei due elicotteri di Regione Liguria, che hanno lavorato incessantemente per domare il vasto incendio scoppiato la notte scorsa nella zona di Cogoleto", scrivono i consiglieri regionali della Lega Franco Senarega e Paolo Ardenti.

"Va sottolineato anche l’impegno del nostro assessore regionale Stefano Mai, che alle 2 era già al Centro operativo comunale e poi si è spostato sul luogo, arrivando quindi in consiglio regionale solo a mezzogiorno, quando la situazione è stata dichiarata sotto controllo e dopo avere sentito al telefono il ministro Matteo Salvini che si è interessato dell’emergenza sul territorio - si legge ancora nel comunicato stampa -. I 47 sfollati stamane sono potuti rientrare nelle loro case, tranne 4 che sono stati alloggiati in albergo e per cui Regione Liguria sta valutando la possibilità di sistemarli temporaneamente in due appartamenti di Arte".

"Bisogna attivarsi subito affinché i cittadini che hanno subìto danni alle proprietà e alle case possano essere risarciti al più presto (eventualmente anche attivando lo stato di emergenza regionale) sostenendo inoltre le aziende colpite che devono essere accompagnate da Regione Liguria alla ripresa delle loro attività - concludono i due esponenti della Lega -. Si teme che gli incendi scoppiati la notte scorsa in provincia di Genova e Savona possano essere in gran parte di origine dolosa e, una volta fatti i dovuti accertamenti, occorre pensare a pene severissime per i responsabili perché chi con le sue azioni mette a repentaglio vite umane, case, aziende e la natura della Liguria non può essere punito in maniera mite o, in sostanza, sulla falsariga di un semplice rimprovero”.

Redazione

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