Politica - 09 marzo 2019, 15:25

Finale, Gualberti (candidato del centrodestra) si rivolge all'Amministrazione Frascherelli: "Cetto Laqualunque pare essere pericolosamente in agguato"

"Qualche obiezione è immediatamente proponibile verso gli obiettivi strategici prospettati, che più propriamente parrebbero rientrare nell’ormai desueto alveo delle “promesse elettorali".

Finale, Gualberti (candidato del centrodestra) si rivolge all'Amministrazione Frascherelli: "Cetto Laqualunque pare essere pericolosamente in agguato"

Con una nota ufficiale, Massimo Gualberti (candidato sindaco del centrodestra a Finale Ligure) si rivolge così all'attuale amministrazione comunale presieduta da Ugo Frascherelli, uno dei rivali nella prossima tornata elettorale:

"I fuochi d’artificio della campagna elettorale stanno facendo perdere all’Amministrazione in carica la lucidità necessaria nell’affrontare le dinamiche amministrative.

Qualche obiezione è immediatamente proponibile verso gli obiettivi strategici prospettati, che più propriamente parrebbero rientrare nell’ormai desueto alveo delle “promesse elettorali”.

Par strano ad esempio non sia stato “strategicamente” previsto alcun intervento per Varigotti, che si preferisca realizzare una nuova strada per San Bernardino invece di effettuare la necessaria manutenzione di quella principale, che si ritorni sull’argomento delle ex acque minerali riproponendo quanto si poteva già realizzare 5 anni fa senza modificare una riga del PUC, che siano stati colpevolmente persi 5 anni per la soluzione dell’ex (s)conceria, che si pensi solo dopo 5 anni di mandato alla ( pur condivisibile) realizzazione della  rete fognaria di Capo San Donato, che si possa ragionevolmente scommettere su un progetto da  quasi 4 milioni di euro per la sistemazione di Via Brunenghi.

Qualche promessa in campagna elettorale va anche fatta, ma Cetto Laqualunque  pare essere pericolosamente in agguato.

Tuttavia non sono le promesse elettorali a destare stupore, ma l’anomalia di prevedere come le somme derivanti da ipotetiche operazioni immobiliari siano immediatamente destinabili a singoli interventi.

Innanzitutto qualora gli oneri di urbanizzazione fossero versati, il 10% dovrebbe essere impiegato per interventi rivolti all’eliminazione delle barriere architettoniche ed in ogni caso nessuno potrebbe immaginare, ora per allora, quali potrebbero essere le esigenze al momento dell’effettivo incasso delle somme, peraltro generalmente rateizzate in più esercizi.

Qualora fosse invece percorsa la strada della realizzazione di opere pubbliche a scomputo degli oneri, queste dovrebbero essere, per legge,  “funzionali” all’intervento edilizio realizzato e riguardare esclusivamente opere di urbanizzazione primaria.

In tutti gli altri casi, come parrebbe essere prospettato, dovrebbe invece essere esperita una vera e propria “gara” secondo le procedure previste dal Codice degli Appalti, con ciò eliminando del tutto ogni convenienza economica per l’imprenditore.

Non mi aspetto una replica sulle mie affermazioni, perché sono certo che tutte le opere già svolte a scomputo degli oneri abbiano pienamente rispettato i requisiti di legge, ma confido per il futuro vengano formulate proposte almeno verosimili". 

Comunicato Stampa

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