Agricoltura - 04 marzo 2019, 09:30

Cairo: il MelaDay compie nove anni in difesa della biodiversità

A nove anni dall’avvio del progetto, la scommessa dei volontari può dirsi vinta perché le varietà di mele antiche non rischiano più l’estinzione

Cairo: il MelaDay compie nove anni in difesa della biodiversità

Quando nel 2011 la Condotta Slow Food partì per organizzare il 1° MelaDay ci si limitò a richiamare l’importanza della difesa della biodiversità da sempre sostenuta da Slow Food, ed il profondo significato rappresentato dalla necessità che molte specie vegetali non spariscano per sempre.

E' utile ricordare che nel 2011 grande slancio al consolidamento della manifestazione deriva dall’offerta di “marze” da innesto da parte di più soggetti i quali coltivano queste varietà di mele da decenni. A fianco di questa condizione si era aggiunta la disponibilità di alcuni esperti di innesto da eseguire durante la distribuzione delle piantine.

La circostanza della esistenza a Cairo Montenotte di un Mercato della Terra ha favorito la naturale sinergia, peraltro già nei fatti e istituzionale, fra condotta Val Bormida e Mercato con la individuazione del secondo sabato di marzo quale momento ideale per l'innesto ela messa a dimora delle piantine. Non è un caso che il nome "marze" sia da ricollegare al mese di marzo.

Il MelaDay ha sviluppato nel corso delle diverse edizioni una importante sinergia fra mondo agricolo, Slow Food e istituzioni scolastiche.

Nelle scuole sono attivi tre frutteti alimentati dalle piantine della manifestazione.

Il logo del Mela Day è rimasto l’originale creato dal vignettista Gariano. A partire dalla seconda edizione del MelaDay del 2012 prende corpo un progetto strutturato e non più un evento episodico.

Nella prospettiva del MelaDay 2014 by Mare terra di Liguria eranogià attivi e fruibili il catalogo delle antiche varietà di mele autoctone delle Valli del Bormida , l'album dei melofornitori ed il registro deimelocustodi suddiviso per anno e per cultivar.

A nove anni dall’avvio del progetto, la scommessa dei volontari può dirsi vinta perché le varietà di mele antiche non rischiano più l’estinzione.

In questi anni dalla prima edizione nel 2011, siamo riusciti a riportare sul territorio di 57 comuni, 4019 nuove piantine di melo innestate con le 21 delle antiche varietà di mele della Valbormida.

In base ai dati del registro dei melocustodi, tra le 21 varietà di mele recuperate dalla tradizione, la varietà più richiesta è stata “Il Boccon del prete”, che detiene quasi il 10% delle preferenze dei consumatori, seguita dalla mela “Cichinetta” (9%) e dalla mela “Carla”.

Nei comuni della Valle Bormida ligure e dintorni sono state adottate 3060 fra questi Cairo Montenotte è il comune con più adozioni (462 piantine), seguito da Millesimo (265) e Cengio (196).

Ma le mele della vallebormidahanno varcato i confini e sono state apprezzatissime anche in provincia di Cuneo (505) , nell’alessandrino (183) e ad Asti(85), così come a Genova (154) e alla Spezia (32).

E’ stato un lavoro impegnativo, sia dal punto di vista logistico che organizzativo,con la creazione del registro dei “melocustodi” e la predisposizione delle schede pomologichecon il nome delle varietà italianizzatoe il nome dialettale(grafia intuitiva)grazie al Proff.Luigi Vallebona che in una sua interessante pubblicazione afferma che preservare le antiche varietà di mele vuol dire quindi, nello stesso tempo, rivitalizzare antiche voci dialettali e trasmetterle alle nuove generazioni.

Tali voci sono spesso particolarmente interessanti dal punto di vista linguistico, proprio per la tendenza del dialetto alla concretezza, alla descrittività, all'espressione di sfumature affettive nel rapporto che l'uomo ha con la realtà che lo circonda.

Il 9 Marzo a Cairo al Mercato della Terra, sarà allestita la Mostra fotografica con le schede pomologiche delle 21 varietà di mele antiche oggetto del Progetto, la illustrazione dei dati a consuntivo e..... per "chi non l'ha ancora presa" la possibilità di adottare un piantino di melo innestato con la varietà preferita.. dimostrazione dei vari tipi di innesto e ovviamente la possibilità di ritirare le "marze" delle diverse accessioni con la relativa scheda pomologica.

comunicato stampa

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