Come da cronoprogramma, ieri 20 febbraio alle 18 e 45 si è concluso con successo lo smontaggio dell’impalcato tampone numero 7. L’ATI dei demolitori - Omini, Fagioli, Ipe Progetti e Ireos - ha lavorato incessantemente rispettando i massimi standard di sicurezza e i tempi previsti.
L’impalcato del peso di 850 tonnellate, in quanto alleggerito della parte di struttura interferente con il fabbricato Ansaldo, misurava 36 metri di lunghezza e 18 metri di larghezza ed è stato abbassato con precisione a pochi centimetri dal fabbricato dello stabilimento. Martedì scorso era stata demolita una parte del capannone di Ansaldo che era ubicata sotto il tampone 7 per consentire il calo a terra del tampone ed era stato necessario alleggerirlo tramite un ulteriore incavo per evitare che toccasse l'edificio. Il calo del tampone 7, che sostituirà nella funzione di contrappeso quello precedente (8), permetterà la frantumazione del tampone 8 che attualmente è ancora all’interno del cantiere.
"Anche questa volta siamo soddisfatti dell’operazione - ha dichiarato Vittorio Omini, direttore tecnico del cantiere - che è avvenuta nelle modalità e nei tempi previsti grazie all’impegno, alla dedizione e alla professionalità di tutte le maestranze coinvolte".