"Bentornato a Genova ed in Liguria al capo della polizia prefetto Franco Gabrielli - scrive il segretario del Siap Roberto Traverso -. Un “Capo” che dimostra nei fatti di essere una guida forte, saggia ed equilibrata in un momento sociale delicatissimo per il Paese e per la nostra categoria che ha l’onere di garantire sicurezza democratica su tutto il territorio nazionale, possibilmente distante dalla strumentalizzazione mediatica".
"Cogliamo positivamente la sua visita alla Questura di Genova proprio quando sembra imminente la partenza del questore Bracco, destinato ad un nuovo incarico - prosegue Traverso -. Un questore al quale il SIAP riconosce con obiettività di essere riuscito ad imprimere un’impronta positiva sul territorio genovese, recuperando la centralità del ruolo istituzionale della Questura, rispettando la linea tracciata proprio dal Prefetto Gabrielli. Inoltre il questore Bracco in questi anni ha saputo tenere a bada con la diplomazia, le velleità mediatiche dell’assessorato alla sicurezza del Comune di Genova che spesso tende a sovrapporre le proprie competenze a quelle istituzionali riconosciute territorialmente a chi rappresenta il comparto sicurezza. Cogliamo l’occasione per ringraziarle il capo della polizia per la recente istituzione dell’Osservatorio Nazionale sui suicidi per le forze dell’ordine".
"Riteniamo che si tratti di un importante passo avanti per cominciare ad affrontare concretamente un fenomeno pernicioso che affligge in particolare la Polizia di Stato anche se c’è ancora moltissimo da fare - conclude il sindacalista del Siap -. Sino a quando la prevenzione e la valutazione del disagio psicologico professionale delle forze dell’ordine non saranno affrontati nell’alveo naturale previsto della specifica normativa vigente (al di fuori delle cosiddette “aree riservate”), i suicidi purtroppo non diminuiranno. Infine cogliamo l’occasione per chiedere al capo della polizia continuità sull’assegnazione di personale sul territorio genovese e ligure. Infatti pur avendo apprezzato lo sforzo messo in atto dal Dipartimento della P.S. con la pianificazione della distribuzione di personale effettuata nell’anno 2018 purtroppo gli organici sono ancora in grave sofferenza. Occorrono ulteriori rinforzi su un territorio dove occorre investire in particolare sul fronte dell’attività di prevenzione e dell’intelligence visto l’aumento della pericolosità criminale causata delle sempre più radicate infiltrazioni mafiose".