- 18 febbraio 2019, 17:00

Seamuster: è genovese l'unica piattaforma al mondo per la nautica online

Intervista a Riccardo Fregara, fondatore di Seamuster, progetto innovativo che crea reti commerciali tra armatori di tutto il mondo, aziende, professionisti della nautica

Seamuster: è genovese l'unica piattaforma al mondo per la nautica online

La nautica è considerata un settore di nicchia, ma se rapportata a Genova e al suo ruolo strategico per il porto, allora si possono comprendere la portata – e le potenzialità - a livello internazionale, della start up genovese Seamuster, la prima al mondo che, attraverso la tecnologia, mette davvero in rete tutte le professioni che fanno parte di questo mondo. E non a caso, infatti, ha vinto, insieme all’altra genovese Ellotech, il premio MarittimoTech (acceleratore transfrontaliero italo-francese di start up portato avanti dall’Università di Genova con la docente Francesca Pirlone), sbaragliando altre 45 aziende italiane e straniere. E punta al mercato nordamericano. A fondarla è stato Riccardo Fregara, che abbiamo intervistato.

Come e quando nasce Seamuster?

Io sono il fondatore e ho iniziato a lavorare in questo settore più di 20 anni fa, come fornitore per i cantieri nautici. Nel tempo mi sono reso conto che mancava uno spazio virtuale, online, che permettesse uno scambio rapido di informazioni tra aziende; non un marketplace come Amazon, dove si vende e compra solamente, ma un contenitore dedicato alla nautica con un ruolo per tutti gli attori del settore. Per cui ho iniziato a sviluppare l’idea molti anni fa: il primo business plan risale al 2010, finché nel 2016 ho costituito la società Blumission con altri otto soci, alcuni dei quali sono operativi nella start up, con competenze diverse, che vanno dal marketing all’informatica all’imprenditoria, come nel mio caso. Seamuster è online dalla fine del 2017.

Esattamente che cos’è Seamuster?

Il sito è un marketplace per la nautica internazionale, quindi è un sistema di “business-to business” di cui fanno parte armatori, cantieri che costruiscono yacht, a vela e motore, e i fornitori, insieme a freelance, studenti, gli yacht manager, cioè comandanti e surveyor. Tutti possono usare gli strumenti innovativi che abbiamo messo a punto per fare business con gli altri utenti e creare il proprio network di lavoro, attingendo a un data base sempre in crescita, e usando i diversi tool.

Quali vantaggi offre?

Le lacune che c’erano in passato nel normale processo, per esempio di acquisto, nel settore, con Seamuster vengono colmate. I tempi per trovare un partner, identificare un prodotto, farsi fare un’offerta centrata, sono ridotti: prima le aziende partivano da Google spendendo molte ore nella ricerca, mentre in Seamuster trovano tutto in uno, anche informazioni di affidabilità economico-finanziaria, perché abbiamo un collegamento col data base di Creditsafe; inoltre si posso chiedere preventivi, accedere a schede tecniche dei prodotti, pubblicare richieste e ricevere notifiche su parole chiave. E ogni azienda dispone di un certo numero di utenti con diverse professionalità: una sorta di Linkedin che mette in contatto richiesta e offerta in modo diretto.

Quali e quante aziende fanno parte di Seamuster?

Sono 250 aziende, di cui il 10% estere, 50 cantieri, tra cui Fincantieri, Ferretti, Azimut; aziende come Rina, Besenzoni, Mapei e molte altre, tutte di alta qualità: sono i big tra fornitori e cantieri. Le aziende straniere provengono da Francia, Spagna, Montecarlo, Inghilterra, Stati Uniti, Argentina, Emirati Arabi, Montenegro. Contiamo oltre 320 utenti: perché per ogni azienda si possono iscrivere più utenti, ognuno dei quali ha la propria area di lavoro, con la propria rete di contatti. Abbiamo da poco fatto le statistiche: abbiamo oltre 500 nuovi visitatori al mese, oltre 4 mila prodotti offerti, oltre 2500 ricerche al mese e circa 200 richieste di preventivi mensili fatte tramite la piattaforma.

Come si garantisce la qualità del progetto?

Tutto il progetto è basato sui feedback ricevuti dagli operatori del settore; se aziende come Guidi e Baglietto hanno scelto Seamuster, è perché hanno avuto fiducia in quello che facciamo. C’è stata, quindi, una validazione da parte del mercato: prima con le 250 aziende di livello mondiale iscritte, e poi perché in ambito business non ci si iscrive perché il servizio è gratis o scontato, ma si fa una scelta ponderata, sicuri di esporre il proprio marchio in modo corretto e vantaggioso.

Quali sono le ulteriori potenzialità di Seamuster?

L’interazione tra gli utenti, che è l’aspetto fondamentale per noi e che ci contraddistingue rispetto agli altri marketplace del settore, si può ulteriormente ampliare. Infatti siamo partiti dal piano digitale del “business-to-business” per arrivare a quello fisico; abbiamo un’agenda elettronica che permette, in caso di eventi specifici, l’incontro diretto tra gli iscritti. Col tempo l’obiettivo non è solo quello di essere un enorme network internazionale online, ma anche di creare uno o più eventi dedicati in cui trovarsi tutti. Lo scopo di Seamuster è quello di abbattere le barriere che normalmente caratterizzano questo settore, ed espandersi in altri mercati che non siano locali, sia per chi ha un cantiere sia per chi deve acquistare sia per i produttori. Bisogna conoscere realtà nuove: quindi si stimolano le relazione extraterritoriali e si dà la possibilità di confronto con i concorrenti, che è utile.

Quali sono gli obiettivi futuri?

Il valore della produzione della nautica è degno di avere uno strumento come Seamuster ed è normale che sia partito dall’Italia e Genova, ombelico della nautica nel mondo; obiettivo sono i Paesi dell’Unione Europea e tutta l’area del Mediterraneo. Successivamente sarà la volta del mercato Nord-americano, che comprende una fetta molto grande.

Come ci si iscrive?

Prima di tutto gli utenti sono verificati, perché devono avere precisi requisiti: essere utenti business, quindi con partita iva, avere prodotti da offrire o da richiedere nel mercato della nautica. Verificare la qualità degli iscritti è importante perché chi diventa utente sa di entrare in un network di aziende valide.

Che cosa offrite agli iscritti?

Per iscriversi ci sono tre pacchetti diversi, che corrispondono a servizi personalizzati in base all’utente. Le aziende possono disporre di un numero di utenti che varia da 2 a 20, e di prodotti, da 100 a 1000. C’è un profilo free, un pacchetto per gli yacht manager e per i freelance; c’è anche il free con vetrina integrata in cui mettere fino a 100 prodotti a un prezzo esiguo.

Medea Garrone

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