- 16 febbraio 2019, 15:57

Di nuovo carrabile la strada per Portofino, ma per ora niente mezzi privati

Toti: "Siamo in anticipo sui tempi, anche il mare davanti a Rapallo sarà ripulito nelle prossime settimane. Il Tigullio sarà prontp ad accogliere i turisti per il ponte di primavera"

Di nuovo carrabile la strada per Portofino, ma per ora niente mezzi privati

Procedono spediti i lavori al cantiere della strada 227 di collegamento tra Santa Margherita e Portofino. Questa mattina è stata aperta la strada di cantiere, che resterà ancora interdetta al traffico privato ma consentirà ai mezzi di lavoro ed eventualmente a quelli per il soccorso di transitare dalla strada principale, senza servizi sostitutivi via mare o a monte. "Stiamo ricostruendo la strada in anticipo sui tempi - ha detto il presidente Giovanni Toti, tra i primi a passare sulla strada insieme all'assessore alle infrastrutture Giacomo Giampedrone, al consigliere dell'area metropolitana Franco Senarega e ai sindaci di Portofino Matteo Viacava, di Santa Margherita Paolo Donadoni e di Rapallo Carlo Bagnasco - Nelle prossime settimane anche il lungomare di Rapallo e il mare davanti alla città saranno completamente ripuli dai relitti e il Tigullio tornerà splendente in tempo per i ponti di primavera. Appena il Governo ci assegnerà i fondi di protezione civile (ci auguriamo entro la prossima settimana) interverremo anche a Zoagli, alle Cinque Terre, sulla passeggiata di Voltri e a Boccadasse a Genova, sulle spiagge di Alassio e Laigueglia, a Varazze e in tutti gli altri luoghi colpiti dalla mareggiata di ottobre. Oltre a cominciare a risarcire i danni ai privati. Abbiamo scritto al Governo di assegnare i fondi necessari al più presto, i conteggi sono già pronti".

La strada per Portofino è ancora un metro sotto la quota originale ma i lavori sono in anticipo rispetto alla tabella di marcia, grazie alla scelta progettuale che ha optato per un riempimento massivo dei vuoti sotto la sede stradale lasciati dalla roccia irregolare sulla quale era costruita, che lasciava troppo spazio all'azione erosiva del mare. La scelta di realizzare i riempimenti con grosse pietre e cemento ha accelerato l'operazione e in questi giorni è stato portato a termine il consolidamento che difenderà l'opera da un'eccessiva erosione e dalla violenza di mareggiate eccezionali, come quella che ha causato l'interruzione a fine ottobre. Si procederà con il rifacimento del muro a monte e con il recupero del passaggio pedonale, la cui larghezza è attualmente compresa nella strada di cantiere. Una volta recuperata la quota originaria comincerà la posa dei sottoservizi che procederà parallelamente al ripristino del manto stradale, senza interruzioni e interferenze. "L'intervento - ha detto Giampedrone - sta realizzando non solo il ripristino ma anche un rafforzamento delle difese per la strada. Con la stessa logica sarà opportuno procedere anche per le opere di difesa a mare, che vanno ripensate: ciò che non è bastato a proteggere le nostre passeggiate dalla mareggiata di fine ottobre può riaccadere e dobbiamo tenerne conto. Il cantiere ha avuto da subito stanziamenti adeguati, 1,5 milioni quelli diretti regionali, ed è stato condotto molto bene. Siamo in anticipo, ringrazio i comuni e la città metropolitana che hanno fatto un ottimo lavoro. Non è l'unica cosa che dobbiamo portare a termine per riparare agli enormi danni di una mareggiata senza precedenti. Spero che questa settimana possano arrivare le risorse che i territori aspettano per poter essere pronti ad accogliere i turisti la prossima primavera".  

Redazione

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