- 06 febbraio 2019, 09:10

"Ragazzi di vita": i borgatari di Pasolini al Teatro Stabile

"Ragazzi di vita", diretto dal pluripremiato Massimo Popolizio, sarà in scena al Teatro della Corte da martedì 12 a domenica 17 febbraio. Sul palco Lino Guanciale con altri 18 attori

"Ragazzi di vita": i borgatari di Pasolini al Teatro Stabile

Dopo essere stato accolto con entusiasmo a Roma e in numerosi teatri italiani, arriva a Genova lo spettacolo tratto dal primo, celebre romanzo di Pier Paolo Pasolini. Ragazzi di vita, diretto da Massimo Popolizio, che per questa regia è stato pluripremiato (Ubu, Le Maschere, Premio della Critica), sarà in scena al Teatro della Corte da martedì 12 a domenica 17 febbraio.

In scena 18 attori incarnano con prorompente vitalità i borgatari spregiudicati ritratti da Pasolini. L’energia travolgente di quel piccolo popolo di ragazzi affiora in tutta la sua genuinità nell’adattamento curato dallo scrittore Emanuele Trevi, capace di restituire con fedeltà sulla scena la lingua pasoliniana. Una lingua carnale, lirica, che attinge a piene mani al romanesco delle frequentazioni di Pasolini al suo arrivo a Roma nel 1950, carico del dolore causato dalla radiazione dal PCI, dall’allontanamento dall’insegnamento e dal Friuli della giovinezza.

La voce dell’autore nello spettacolo ci viene restituita grazie alla presenza di un Narratore, interpretato da Lino Guanciale, uno “straniero” che, a differenza dei ragazzi, vede tutto, parla di Roma come se la sorvolasse, ma poi scende giù, nel brulichio delle storie, colmando le reticenze, facendo da tessuto connettivo tra una vicenda e l’altra.

La regia di Massimo Popolizio ci porta dentro le giornate di Riccetto, Agnolo, il Begalone, Alvaro, il Caciotta, Spudorato, Amerigo, in un’altalena di comico, tragico e grottesco. «I ragazzi di cui parla Pasolini sono persone che lottano con la quotidianità» commenta il regista. «La cosa più commovente in quest’opera è la mancanza di felicità. I “ragazzi di vita”, più in generale, sono un popolo selvaggio, un branco di povere anime perdute».

Nel montaggio degli episodi attuato da Popolizio e Trevi le scene di violenza si alternano ad altre contraddistinte da un irresistibile humor, allontanandosi da ogni tentazione neorealistica. E così come il romanzo di Paolini è intriso di musica, anche lo spettacolo risuona continuamente di canzoni.

La compagnia incontra il pubblico mercoledì 13 febbraio alle ore 17.30. Conduce Umberto Basevi. Ingresso libero.

Inizio spettacoli martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 20.30, giovedì ore 19.30, domenica ore 16. Biglietti da 12 a 27 euro.

Info teatronazionalegenova.it

Comunicato stampa

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