- 28 gennaio 2019, 16:56

Lupi sentito in Procura sul Morandi: "Da ex ministro dovere morale contribuire alla verità"

Il parlamentare ha anche parlato della Gronda: "Opera fondamentale. Purtroppo nel passato le istituzioni locali erano contrarie, come il M5S, e hanno bloccato la realizzazione"

Lupi sentito in Procura sul Morandi: "Da ex ministro dovere morale contribuire alla verità"

Il parlamentare di Noi con l'Italia, Maurizio Lupi, è stato sentito oggi dai magistrati che si occupano delle indagini per ricostruire le responsabilità nel crollo del ponte Morandi, in qualità di ex ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture: il confronto si è incentrato principalmente sul tema dei monitoraggi relativi alla sicurezza esercitati dal Ministero.

"E' stato un ottimo colloquio - ha spiegato ai giornalisti Lupi riferendosi al confronto con i magistrati inquirenti -. Anche perché credo che sia un dovere, di tutti noi che abbiamo ricoperto la carica di ministro ai Trasporti, contribuire nell'accertamento delle responsabilità. C'è stata grande disponibilità da parte mia nel rispondere a tutte le osservazioni sollevate dal pubblico ministero, che si sono incentrate sull'esercizio del controllo da parte degli enti preposti".

Lupi, a Genova anche per la presentazione del gruppo Liguria Popolare in vista delle prossime elezioni amministrative, ha affrontato anche il tema della Gronda. Per il deputato si tratta di un'opera fondamentale, a cui ha dedicato molto lavoro nel periodo in cui era ministro: "In tutti i primi due anni al ministero il lavoro è stato quello di sbloccare la Gronda, un'opera tanto importante per Genova e la Liguria che avrebbe certamente alleggerito il traffico sul ponte Morandi e avrebbe creato le condizioni per un miglioramento della rete infrastrutturale ligure che sappiamo tutti essere molto debole. Purtroppo le istituzioni locali non erano a favore della realizzazione e non ci aiutarono a portare a compimento l'opera. In particolare c'erano un'amministrazione genovese e il sindaco che non erano assolutamente d'accordo, così come è tuttora il Movimento 5 Stelle. Questo ha bloccato un'opera così importante, che tra l'altro sarebbe dovuta essere realizzata da Autostrade. Continuo a ritenere che la Gronda sia fondamentale, e che la realizzazione delle grandi opere debba andare di pari passo con l'opera di manutenzione dell'esistente".

Infine Lupi ha affrontato il tema della gestione della rete autostradale fra pubblico e privato, una questione ancora all'ordine del giorno che divide, in parte, anche le forze politiche che sostengono il governo nazionale: "Il rapporto tra pubblico e privato è una questione essenziale: in questo caso sono assolutamente contrario a qualunque ipotesi di nazionalizzazione - ha affermato Lupi - o al fatto che lo Stato torni a gestire in qualche modo la rete. Ritengo nello stesso tempo che, mentre si affida ai privati, la mano pubblica debba dare l'indirizzo ed effettuare il controllo".

L'intervista di Maurizio Lupi:

Carlo Ramoino

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