"Da qualche giorno è stato aperto un ufficio polifunzionale comunale che nelle intenzioni degli amministratori dovrebbe riorganizzare le visite agli uffici da parte dei cittadini. Ma è veramente cosi?" si chiedono i gruppo di minoranza "Spotorno che vorrei", "Spotorno nel cuore" e "Adesso Spotorno".
"La prima esperienza vissuta da alcuni spotornesi è stata quantomeno di disagio. Infatti i cittadini non possono più contattare direttamente l'ufficio desiderato, ma devono esporre il loro problema in un salone comune a impiegati di altri settori, senza alcuna privacy e spesso dovranno attendere di avere un ulteriore appuntamento con il responsabile dell'ufficio, con conseguente perdita di tempo".
Si chiedono i gruppi di minoranza: "Che bisogno c'era di operare questo cambiamento ora, con relativi costi per traslochi e modifiche agli ambienti, visto che il sindaco ha pubblicamente dichiarato, avendo ereditato manufatto e risorse, che nel 2020 sarà pronto il nuovo edificio comunale? Perché stipare in unico ambiente, impiegati, cittadini, professionisti, imprenditori, obbligandoli a raccontare le proprie cose in un assembramento generale, violando il diritto alla riservatezza? Perché blindare Villa Albini, storica sede del Comune di Spotorno, quasi a escludere da essere i cittadini spotornesi?".
"Infine, ma se gli amministratori sono stati eletti per servire il paese, perché inducono a comportamenti da popolo sottomesso? Ai posteri l'ardua sentenza" concludono i gruppi di minoranza.