L’inizio dell’anno nuovo ci regala subito un bellissimo evento astronomico: una eclissi totale di luna, che avverrà il 21 di gennaio.
Sarà adatta soprattutto a coloro che soffrono di insonnia, in quanto il primo contatto con la penombra avverrà alle 3.36 e proseguirà sino al tramonto del nostro satellite. Alle 6.12 ci sarà il massimo con la luna a soli 16 gradi sopra l’orizzonte e ci sarà l’uscita dall’ombra alle 7.50, quando la luna sarà ad un solo grado sopra l’orizzonte.
Ovviamente tutto sarà spettacolare se le condizioni meteo saranno clementi.
L’ultima, impareggiabile, si è verificata lo scorso 27 luglio, resa ancor più speciale dalla contemporanea presenza di Marte, quella stessa notte all’opposizione, ma parzialmente rovinata dalle molte nuvole presenti.
Dalla sua, l’imminente eclissi di gennaio ha il fatto che coinvolge una luna che si trova al Perigeo (punto più vicino alla terra) e quindi apparentemente più grande, dopo quasi un anno di assenza.
La dimensione apparente della luna al perigeo, secondo la NASA risulta circa il 14% più grande della luna all’apogeo.
L’osservazione dell’eclissi totale di Luna si effettua ad occhio nudo: la naturalezza di tale visione è parte della spettacolarità del fenomeno. Beninteso, un binocolo e un telescopio offriranno un’immagine ben più grande, ma chi non dispone di alcuno strumento ottico sappia che non rinuncia a nulla di essenziale.
Ma cosa è una eclissi di luna?
Una eclissi di luna avviene quando i tre astri interessati - sole, terra e luna - si trovano allineati ed esattamente con la terra che si frappone tra sole e luna impedendo alla luce del sole di illuminare il nostro satellite.
Questa configurazione si ha solamente quando la luna e nella sua fase di “Luna Piena”. Però a questa ricetta manca ancora un ingrediente, altrimenti avremo una eclissi di luna ad ogni ciclo lunare, bisogna quindi che luna e terra siano anche sullo stesso piano orbitale.
Essendo il piano orbitale della luna inclinato di 5 gradi rispetto all’eclittica per avere una eclissi bisogna che l’allineamento avvenga quando la luna incrocia l’eclittica.
L’eclissi totale di Luna del 21 gennaio si produrrà nella seconda parte della notte italiana, sconfinando fino all’alba. Essa è la prima ed unica eclissi totale del 2019, visto che quella del 16 luglio sarà solo parziale.
Gli orari italiani (TU+1) dell’evento, sono i seguenti: primo contatto penombra 3.36.30, primo contatto ombra: 4.33.54, inizio totalità: 5.41.17, massimo: 6.12.16, fine totalità: 6.43.16, uscita dall’ombra: 7.50.39, uscita dalla penombra: 8.48.00.
A Cuneo alle 6.40, ora di fine della totalità, la luna sarà a soli 12 gradi sull’orizzonte e quindi le fasi seguenti non saranno più visibili in quanto la luna tramonterà dietro le montagne.
Per quanti intendono fotografare il fenomeno sarà bene che tengano a mente che nella fase totale la luminosità della Luna è grandemente ridotta: se per immortalare la Luna piena, in tutto e per tutto simile ad un paesaggio terrestre diurno, basta un tempo di esposizione dell’ordine di 1/125 s (a 100 ISO e f/11), la fase totale può richiederne uno dell’ordine del minuto o più, complicando non poco la situazione, visto il moto apparente est-ovest del cielo, indotto dalla rotazione terrestre.
Se non si dispone di una meccanica predisposta, converrà trovare il miglior compromesso tra sensibilità (ISO), rumore ed effetto mosso.
L’osservatorio Astronomico BSA di Savigliano augura una buona visione a tutti.
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