Le arti figurative tornano a essere protagoniste all'Oratorio de Disciplinanti nel plesso di Santa Caterina a Finalborgo. La programmazione di mostre temporanee per il 2019 prevede eventi espositivi nell’ambito delle arti visive moderne e contemporanee che possano contribuire alla valorizzazione qualitativa del contenitore culturale Oratorio Dè Disciplinanti nel Complesso di S.Caterina in Finalborgo.
La vitalità e lo sviluppo di un contenitore culturale e la sua incidenza culturale e turistica sul territorio di riferimento sono strettamente legati alla possibilità di organizzare eventi, in particolare mostre temporanee, capaci di stimolare e rinnovare periodicamente l’interesse dei potenziali visitatori e sollecitare flussi di nuovi utenti. Necessario presupposto per assolvere a questa essenziale funzione è la disponibilità di locali appositamente attrezzati per ospitare mostre temporanee. Sotto questo punto di vista il complesso dell’Oratorio Dè Disciplinanti può vantare una situazione adeguata: grazie a recenti lavori di restauro e alla realizzazione di un progetto di allestimento duttile e flessibile, i vasti e luminosi spazi dei tre piani sono attrezzati per accogliere esposizioni temporanee di eccellenza.
La prospettiva è la proposizione di un programma annuale coordinato ed esclusivo per quattro/cinque eventi espositivi di qualità per creare un ponte tra il territorio ligure, storicamente pregno di contenuti artistici e il panorama nazionale e internazionale, accogliendo diverse discipline espressive che potranno variare dalla scultura alla pittura, dalla fotografia alla ceramica.
Una prima programmazione prevede lo svolgimento di quattro mostre da distribuirsi lungo l’anno 2019 a partire dal mese di gennaio. Questa mattina, nella sala consiliare del comune di Finale Ligure, la presentazione degli eventi che si svolgeranno nel borgo finalese. Presenti l'assessore Claudio Casanova, Riccardo Zelatore, Alessandro Garulla e Marina Bolla.
Ad aprire la conferenza Riccardo Zelatore, curatore delle mostre in programma: "Sono lieto di tornare a collaborare con questo contenitore considerato appetibile da molti artisti. Stiamo lavorando perché il pubblico ritorni con frequenza ad eventi di rilievo".
Quattro gli appuntamenti in programma. Si parte con Bruno Munari, considerato a livello mondiale come "una figura leonardesca dell'Arte contemporanea". Deceduto nel 1998 e grande frequentatore in gioventù di Albisola e del Finalese tra gli esponenti della seconda ondata futurista. Saranno esposte oltre 40 opere da collezioni private.
Gli eventi successivi spazieranno tra vari stili espressivi: a maggio la fotografia, a settembre arte del territorio con la personale di Attilio Antibo, ceramista e scultore. A lui è stata intitolata una Associazione Culturale a Savona da quando è da poco mancato. Si chiude il 2019 con una collettiva di pittura dal titolo "Segno linea e spazio".
La parola è passata poi ad Alessandro Garulla, uno dei più grandi esperti di battaglie napoleoniche nel Finalese e soprattutto rappresentante del team di sommozzatori che hanno portato a riva i primi ritrovamenti. Le ricerche sono poi state proseguite con le massime tecnologie oggi disponibili dalla Marina Militare con la nave Anteo.
Tutto ciò sarà oggetto di una mostra a Finalborgo a marzo nella quale si farà largo uso di tecnologie 3D per dare ai visitatori l'emozione di "immergersi" (seppur virtualmente) e rivivere le ricerche in prima persona. Su Savonanews avevamo già parlato dell'interesse espresso da vari atenei europei per questi ritrovamenti che, in parte, hanno addirittura permesso di riscrivere la storia in modo più accurato. Nel frattempo la cosa è ancora cresciuta, con la collaborazione di realtà museali e universitarie di Washington DC. Saranno organizzate anche visite per le scuole.
Di seguito, una sintesi dettagliata sulle esposizioni che si svolgeranno nel 2019 a partire dal mese di gennaio.
Bruno MUNARI in collaborazione con Casaperlarte fondazione paolo minoli
Mostra personale
Un maestro indiscusso dell’astrazione italiana, Bruno MUNARI. La mostra personale dedicata al poliedrico artista milanese offrirà al pubblico una campionatura dei principali periodi della sua attività evidenziando il particolarissimo metodo progettuale, vero denominatore comune della sua multiforme attività. L’esposizione sottolinea alcuni aspetti peculiari dell'opera di Munari, tra cui il rapporto con il mondo della didattica e la sua collaborazione praticamente ininterrotta con molte delle riviste italiane dedicate al progetto, alla comunicazione e all'arte. Il percorso espositivo, mette in relazione settori disciplinari diversi, che per Munari rappresentano fasi distinte di un'unica attività progettuale.
La mostra personale dedicata al poliedrico artista milanese, attivo sulla scena nazionale e internazionale per settant’anni, si inaugurerà sabato 19 gennaio alle ore 18:00 nella sede di P.za Santa Caterina, Finalborgo (SV). Ingresso libero. La mostra è visitabile dal martedì alla domenica dalla 16 alle 19.
La mostra, curata da Riccardo ZELATORE, con il patrocinio del Comune di Finale Ligure e in collaborazione con Casaperlarte fondazione paolo minoli e l’associazione culturale Traumfabrik, sarà visitabile fino al 9 marzo, e offrirà al pubblico una campionatura dei principali periodi dell’attività di Munari.
Bart HERREMAN – Marcello CAMPORA
L’irreale incontra il reale
Mostra bi-personale
Bart Herreman, belga di origine ma milanese d’adozione, inizia la sua carriera fotografica alla fine degli anni Sessanta: moda, reportage, arredamento, architettura e still life rappresentano per anni i suoi ambiti di ripresa. Con l’avvento della fotografia digitale la sua ricerca artistica si concentra su un mondo di fantasia e di ascendenza surrealista: luoghi improbabili e momenti quotidiani sono frequentati da personaggi curiosi, oggetti inusuali e animali esotici.
Bart Herreman, con le sue fotografie colme di straordinaria capacità realizzativa, ci svela il suo mondo immaginario fatto di convivenze impossibili, uomini sbigottiti e animali disinvolti, stimolando o, meglio, facendo riemergere dall’“io” di chi guarda l’irreale realtà, di stimolare l’immaginazione sopita: una sorta di viaggio infinito senza limiti di tempo e luoghi. In ogni composizione c’è sempre qualcosa di sorprendente, di artificioso e nello stesso tempo di rivelatore. Ogni sua opera ha la capacità di rappresentare i sogni, le visioni e le fantasie di chi la osserva.
Marcello Campora è nato a Savona nel 1965.
Architetto, ha iniziato a fotografare sin da bambino ma una maggior consapevolezza è raggiunta a partire dagli anni Novanta. E’ in quegli anni che inizia a frequentare lo studio di Fulvio Rosso, professionista di rara sensibilità.
Negli ultimi anni si sono succedute differenti occasioni espositive che hanno fatto conoscere al pubblico il suo percorso di ricerca.
Il suo lavoro coglie l’essenza della vita reale sottolineando con immagini, a volte di cronaca altre volte di autentica poesia, la grande umanità, i valori, l’essenza del bene, di un mondo parallelo che la generalizzata indifferenza non è oggi in grado di cogliere, individuare, capire.
Attilio ANTIBO in collaborazione con l’associazione AttilioANTIBO.
Mostra personale
È ipotizzabile la realizzazione di una mostra antologica, con le opere più significative della produzione dell’artista, tenendo presente il valore procedurale e concettuale delle opere.
Attilio Antibo (Savona, 1930 – 2009) figura di eccellenza della scultura e dell’arte contemporanea nazionale, è protagonista di un percorso espressivo più che quarantennale. Dopo l'esordio nel clima di superamento dell'informale, Antibo, con particolare predilezione alla pratica ceramica, matura un'idea di scultura in cui ridefinizione della primitività del materiale, ruolo specifico delle terre e conoscenza delle tecniche realizzative costituiscono gli assunti su cui fondare il proprio percorso espressivo.
Associazione AttilioANTIBO
Nata con il duplice scopo di valorizzare e promuovere l’opera dell’Artista attraverso studi e indagini (a livello nazionale e internazionale), assumendo ogni altra iniziativa, compresa l’organizzazione di mostre e convegni, in coerenza con gli obiettivi statutari, l’Associazione provvede alla conservazione del materiale d'archivio, della biblioteca e di tutto il materiale stampa relativo all'opera artistica e alla biografia di Attilio Antibo.
L’Associazione ha allestito nei locali di via Luigi Cherubini 2/4 in Savona una esposizione permanente delle opere del Maestro.
Gli interessati hanno la possibilità di visitare la sede dell’Associazione previo appuntamento telefonico con gli organi di gestione.
SEGNO, LINEA E SPAZIO: Sol Lewitt - Piero Dorazio - Paolo Minoli - Paolo Iacchetti - Lorenzo Taini
Mostra collettiva
Cinque artisti afferenti all’arte aniconica sono riuniti dal curatore per una inedita lettura dei loro esiti espressivi, secondo elementi sintattici e intellettuali che possono essere messi a fattor comune in modo nuovo e originale. Maestri storicizzati e artisti viventi di diverse generazioni ci richiamano, nel reciproco dialogo, a riflessioni sulla fattualità dell’opera, sulla materia che si fa forma attraverso la mediazione dell’artista e la concretezza anche fisica dell’opera stessa, la sua capacità di durare oltre l’intuizione originaria. La mostra non vuole essere una vetrina votata alla conferma quanto una costante interrogazione sulle possibilità dell’atto creativo, all’analisi della sua identità, al gioco dialettico dell’esperienza e del sapere.
Il curatore delle mostre è RICCARDO ZELATORE (Genova, 1964).
Laureato in ingegneria elettronica, dal 1994 vive a Savona. Appassionato collezionista e studioso di ceramiche artistiche e artigianali, antiche e moderne, è autore di alcune pubblicazioni sull’argomento.
Curatore di mostre, organizza esposizioni in gallerie e pubbliche istituzioni in Italia e all’estero. Scrive d’arte pubblicando cataloghi tematici e monografie.
Dal 2004 supervisiona i programmi espositivi di Balestrini centro cultura arte contemporanea. Dal 2007 al 2010 è stato direttore artistico di Annotazioni d’arte, Milano.
Dal 2007 ha coordinato il programma mostre di Terre d’Arte in Torino.
Dal 2011 al 2014 ha ricoperto l’incarico di Direttore della Fondazione Zappettini per l’arte contemporanea, Milano e Chiavari.
Dal 2012 è coordinatore generale dell’Associazione Culturale Attilio ANTIBO.
Dal 2014 è membro del CdA della Fondazione Bozzano Giorgis in Varazze, di CASAPERLARTE Fondazione Paolo Minoli in Cantù e dal 2015 della Fondazione Giuseppe Mazzotti 1903 in Albissola Marina.
Finalborgo, all'Oratorio dei Disciplinanti la mostra
1795: Periscano Tutti i Tiranni, la rivoluzione e l’Europa in guerra nel Marchesato del Finale
La mostra in tutt’uno con gli obiettivi dell’associazione 1795, che si propone di far conoscere la grande e poco conosciuta pagina di storia scritta nel mare e sulla terra finalese che ha determinato il successivo destino dell’intera Europa, presenta due grandissime Battaglie, una navale fra l’intera flotta inglese del mediterraneo e la flotta rivoluzionaria francese (55 navi – 40.000 uomini), che segna la prima vera vittoria in mare del Capitano Horatio Nelson, che proprio per questo suo grande successo personale viene promosso al Comando di squadra, ed una dura sconfitta sconfitta della Marina francese che abbandonerà ogni veleità e si rinchiuderà per molto tempo a Tolone, lasciando alla Royal Navy il totale controllo del Mediterraneo. Ed una enorme controffensiva di terra, passata alla storia come battaglia di Loano, primo nome sull’arco di trionfo a Parigi, che proprio sui monti finalesi vedrà il suo epilogo e la totale distruzione e cattura del parco di artiglieria dell’esercito imperiale impegnato sul fronte italiano, esercito che si ritirerà fortemente umiliato e nel più totale disordine. Aprendo le porte dell’Italia alcuni mesi dopo ad un giovane genale, Napoleone Buonaparte. In queste due battaglie, muovono i loro passi, il fior fiore di quella che diventerà negli anni successivi l’elite militare e politica dei rispettivi eserciti contendenti e che domineranno la scena europea per vent’anni in una serie interminabile di guerre dove moriranno miglioni di uomini. Una ricchezza incredibile di testimonianze tuttora visibili, sia nei fondali marini antistanti Finale, sia nelle trincee, piazzuole dei cannoni, piazzuole degli attendamenti posti ed ancora in condizioni ottimali, lungo le antiche strade che collegavano il marchesato attraverso le alpi liguri al Piemonte ed alla Lombardia. Non esistono siti di battaglie napoleoniche in Europa che conservino una così grande ricchezza di tracce, certificazioni della cruenza degli scontri.
Materiale esposto: Oltre le foto fatte da National Geographic durante il 2018 in mare ed in terra nel finalese , saranno in mostra tutti i reperti portati in superficie dai sub della GUE e dai Palombari della Marina Militare duranti i recenti scavi archeologici della battaglia di capo noli . Ricchissimo anche il materiale esposto appartenente a grosse collezioni private o importanti musei italiani. Grande utilizzazione di mezzi tecnologici e multimediali, uno in particolare presentato per la prima volta al mondo ed usufruibile da tutti i visitatori. Obiettivo della mostra è quello di trasformare l'esposizione da temporanea a permanente, ed inoltre associarla ad una proposta turistica attraverso l'organizzazione passeggiate anche di più giorni in un percorso ricco di succursali del museo dove si potrà anche pernottare nel territorio finalese lungo gli itinerari della battaglia di Loano, alla scoperta delle incredibili testimonianze ancora esistenti messe riscoperte proprio dal lavoro svolto dall’associazione 1795 e National Geographic. Nell'ambito della mostra previsti concerti ed altre manifestazioni parallele, in fase di definizione. Realizzazione a cura dell’Associazione 1975 con la collaborazione e patrocinio di National Geographic e loro sede museale di Washinton DC, il Comune di Finale Ligure, Comune di Calice Ligure, Comune di Orco-Feglino, Comune di Rialto, Ministero per i Beni e le Attività culturali - Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della Liguria, Marina Militare Italiana – Comsubin, Global Underwater Explorer – Mondo, Federazione Europea delle città Napoleoniche- Itinerari culturali tutelati dal Consiglio d’Europa, Amni sezione finalese, Zonta sezione finalese.
(Probabili collaborazioni, ancora non perfezionate: Telecom Italia Mobile TIM, Museo Marina Spezia, eventuale probabile patrocinio del Ministero dei Beni Culturali.)