Albenganese - 24 dicembre 2018, 15:08

Albenga, le scuse del consigliere Ciangherotti alla famiglia Costa: "Mi scuso sperando di fare pace"

Il consigliere torna sullo scontro relativo alla gestione di Palazzo Peloso Cepolla: "Battaglia che, per me, era solamente politica, nulla di personale nei confronti dell’avvocato Cosimo Costa, presidente dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, né della moglie Josepha, insigne storica, né del figlio Camillo, Ispettore onorario dei beni culturali per il ministero".

Albenga, le scuse del consigliere Ciangherotti alla famiglia Costa: "Mi scuso sperando di fare pace"

Eraldo Ciangherotti, consigliere comunale (FI) di Albenga e consigliere provinciale di Savona, torna sulla questione relativa alla gestione di Palazzo Peloso Cepolla e lo fa porgendo le sue scuse alla famiglia Costa.

Di seguito la nota ufficiale diffusa proprio da Ciangherotti

"È Natale, siamo tutti più buoni. Come molti sanno, tra la primavera e l’estate scorsa, ho avuto un duro scontro con la famiglia Costa sugli antichi vasi della farmacia di Albenga, sulla gestione di Palazzo Peloso Cepolla, su come il Museo Navale sia valorizzato. Battaglia che, per me, era solamente politica, nulla di personale nei confronti dell’avvocato Cosimo Costa, presidente dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, né della moglie Josepha, insigne storica, né del figlio Camillo, Ispettore onorario dei beni culturali per il ministero.

La famiglia Costa, come si sa, aveva annunciato di querelarmi e nei giorni scorsi mi è stato imposto di scusarmi con la famiglia Costa, cosa che non solo faccio volentieri, ma che avevo già deciso di fare in autonomia, proprio perché, da cattolico, non voglio avere, soprattutto, a Natale, nessuna 'lite in corso'. Non ho mai pensato, ne tanto meno detto o scritto, che la famiglia Costa si fosse impadronita degli antichi vasi, ho solamente sollevato il dubbio che i vasi fossero stati trafugati da ignoti, non certamente da Cosimo Costa o dai suoi famigliari, i cui meriti per la custodia della cultura di Albenga sono riconosciuti da tutti. Mi scuso anche per 'l’intrusione', non voluta, negli uffici dell’Istituto in Palazzo Peloso Cepolla, stavo solamente, assieme ad altri consiglieri comunali, verificando quel che succedeva in un bene, per lascito, di proprietà comunale gestito, sempre per lascito, da uno dei più prestigiosi Istituti culturali della Regione.

Mi scuso per tutto, insomma, sperando con questa di fare pace con la famiglia Costa e che si possa, da una serie di equivoci, sviluppare un progetto ambizioso per valorizzare sempre di più l’enorme patrimonio storico e culturale di Albenga".

Comunicato Stampa

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