Sabato 1 dicembre 2018 a Varazze, con inizio alle ore 16:30, nella Sala Fratelli Stellati di via Nocelli n.1, il Capitano di Lungo Corso Stefano Giacobbe, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Città, ha presentato il suo ultimo libro: "Vicissitudini italiane".
Giacobbe, ora in pensione, dopo un’intensa ed interessante attività lavorativa, si diletta a scrivere evocando eventi storici navali e non solo. Nell’introduzione a questa sua ampia dissertazione sulla marineria e sui risvolti storico e socio-culturali italiani del periodo in esame, che quanti interessati potranno consultare nella Civica Biblioteca di Varazze, piazza San Bartolomeo n.3, Giardino delle Boschine, precisa:
"Questo riepilogo di fatti, scritto senza scopo di lucro (il libro non sarà posto in vendita), non è solo nostalgia di vita vissuta, ma ho voluto traghettare le memorie di chi, nel bene e nel male, ne è stato coinvolto. Giunto ad una età definita anziana, ho voluto soffermarmi nel ricordo di fatti che mi hanno visto direttamente o indirettamente protagonista oppure attento ed interessato spettatore. Condividendo così la desolante tristezza della sconfitta, l’esaltante euforia della vittoria e la favolosa ripresa del nostro dopoguerra."
La capiente Sala Fratelli Stellati a stento è riuscita a contenere il numeroso ed interessato pubblico, intervenuto per ascoltare la presentazione del Comandante Giacobbe, che si è avvalso della videoproiezione di un’appropriata serie di immagini, curata da Giuseppe Bruzzone, rendendogli così un meritato plauso per il suo noto impegno rivolto non solo a mantenere vivo il ricordo delle nostre tradizioni e peculiarità territoriali, ma, soprattutto, nel divulgarlo tra le nuove generazioni con interventi diretti nelle aule scolastiche.
Oltre all’apprezzamento per il relatore, gli intervenuti, con scroscianti e ripetuti battimano, hanno reso un doveroso omaggio anche a tanta gente di mare varazzina, ligure e italiana, che nel corso dell’appassionante racconto di "vita vissuta", è stata citata per azioni compiute in tempo di pace o di guerra, che nel libro l’autore ha così definito:
«Uomini di mare capaci, coraggiosi a volte anche poetici, in continua competizione con loro stessi, che hanno lavorato, sperato, sofferto o perduto la vita, per i quali va onorata la memoria. Noi gente di mare, che abbiamo portato in giro per il mondo il vessillo e l’emblema italiano, veniamo da questa stirpe.»
Nel libro, come suggerisce il titolo, il Comandante Giacobbe non si è limitato a parlare di sole cose di mare: - della nostra "cantieristica navale, oggi all’avanguardia e fiore all’occhiello italiano nella competizione mondiale", - del container che dal marzo del 1981 ha rivoluzionato il trasporto marittimo e la manipolazione della merce, - di logistica, - di trasporto intermodale, - di reti transeuropee di trasporto, - del Terzo Valico, che consentirà alla componente marittima della Via della Seta, di attestarsi anche sui porti mediterranei e non solo su quelli nord europei, - dei massicci investimenti cinesi nel settore delle infrastrutture e delle costruzioni per completamento di strade, ferrovie, porti e aeroporti; ma, orgoglioso di essere italiano, seppur brevemente, ha voluto evidenziare: - la trasvolata di Italo Balbo, - la vittoria dell’Italia al torneo di fioretto a Monaco, - l’impresa del pugile Primo Carnera, - la genialità di Guglielmo Marconi, - le "vicissitudini" della seconda guerra mondiale, "una brutta cosa, o come si dice "una lezione che i popoli non imparano mai abbastanza".
Insomma, si è trattato di un’interessante excursus sulla marineria e sui risvolti storico e socio-culturali italiani del periodo in esame, che l’autore ha trattato in questa sua ultima opera letteraria, donata alla comunità varazzina ed a quanti vorranno prenderne visione, che ha appassionato e piacevolmente intrattenuto il folto e partecipe pubblico, attento ed interessato.
All’incontro con l’autore sono intervenuti anche il Sindaco Avv. Alessandro Bozzano, l’Assessore alla Cultura Mariangela Calcagno, che ha promosso e supportato l’iniziativa, i quali si sono complimentati con il Comandante Stefano Giacobbe, per il lavoro e l’impegno di conoscenza e divulgazione delle nostre tradizioni, che regolarmente svolge a favore della comunità, soprattutto tra i più giovani.
Al temine della presentazione e prima del rinfresco e brindisi di Buone Feste, il Comandante Giacobbe ha rivolto un caloroso ringraziamento:
- ai responsabili del "Collegio Nazionale Capitani di Lungo Corso e di Macchina” di Genova che, nonostante i tanti impegni, hanno voluto partecipare e portare il loro saluto al socio relatore e alla città di Varazze;
- all’Associazione Nazionale Alpini Gruppo di Varazze con il loro Cappellano il Domenicano Frate Candido;
- all’Associazione Nazionale Marinai d’Italia Gruppo di Varazze; - ai rappresentanti delle Confraternite;
- ai rappresentanti delle locali associazioni ed a tutti i presenti in sala.
«Il Capitano di Lungo Corso Stefano Giacobbe (classe 1939) ha incominciato a navigare nel 1956 (17 anni) diplomatosi all’Istituto Nautico S. Giorgio di Genova nel 1959, patente di Capitano conseguita presso la Capitaneria del porto di Genova nel 1966, Comandante dal 1974 al 1979 - Comandante di banchina nel porto di Genova per conto della Costa Armatori.
Iscritto nel ruolo di perito ed esperto delle attività marittime, aeree e di navigazione alla Camera di Commercio, industria, agricoltura di Genova.Un anno di agenzia marittima (logistica).
Ispettore containers per l’Italia e di seguito responsabile della costruzione, riparazione e manutenzione per tutto il bacino del mediterraneo, Spagna Francia, Portogallo e isole atlantiche, della flotta containers per conto di una importante compagnia di navigazione italo-inglese.
Il Comandante Stefano Giacobbe ha scritto 6 libri sull’argomento inerente alla propria attività lavorativa e 3 dissertazioni storiche, con vari interventi pedagogici nelle aule scolastiche varazzine.»