Niente silos modello Famagosta sulla Fascia di Rispetto di Pra’. L’idea, anticipata nelle scorse settimane dal sindaco Marco Bucci su un quotidiano locale, è stata ben presto accantonata dalla giunta comunale, viste le molteplici perplessità manifestate non solo dal Municipio VII Ponente ma anche da gran parte dei comitati della zona, dalla Fondazione Primavera e dalla cittadinanza. In più, al moto d’opinione (contrario), va aggiunta la ‘mission’ della Fascia di Rispetto di Pra’, che non è certamente quella di ospitare un grande parcheggio d’interscambio.
Per tutte queste ragioni, il silos rimarrà solo nelle intenzioni. Lo ha confermato, nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, il vice sindaco e assessore di Tursi alla Mobilità Stefano Balleari, rispondendo a un’interrogazione a risposta immediata (ex articolo 54) da parte del consigliere comunale della Lista Crivello, Enrico Pignone.
Secondo Balleari, “nel Pums, ovvero il Piano Urbano Mobilità Sostenibile, sono previsti parecchi parcheggi di interscambio, perché noi immaginiamo così la mobilità genovese: arrivare in auto e poi prendere treno, bus, metro per recarsi in centro. Per quanto riguarda il parcheggio multipiano di Pra’, l’idea è nata mentre facevamo i lavori per migliorare la mobilità dopo il crollo del Ponte Morandi. Abbiamo chiesto un preventivo, ma lo abbiamo messo in un cassetto insieme con il progetto, perché dal territorio sono state sollevate parecchie perplessità”. Filippo Bruzzone, consigliere municipale di A Sinistra, che è stato tra i più attivi nel cercare di scongiurare l’ipotesi parcheggio multipiano, guarda con soddisfazione al ripensamento da parte del Comune: “Vittoria! No silos a Pra’. Grazie a Enrico Pignone per aver accolto subito la richiesta di aiuto! Da subito mi sono opposto assieme ai cittadini e ai colleghi in Municipio. Oggi arriva la nervosa smentita del vice sindaco Baleari: avevano già fatto i preventivi senza dire nulla ma Pra’ ha risposto no e no sia”.
Anche il presidente del Municipio, Claudio Chiarotti, al momento dell’uscita del progetto del silos era stato piuttosto critico: “Sarebbe bello se il sindaco prima di parlare di progetti riguardanti il Ponente genovese si relazionasse con il Municipio interessato. Invece siamo venuti a conoscenza di questo ‘modello Famagosta’ dalla stampa. Io sono fortemente contrario, perché qui abbiamo sempre combattuto per l’abbattimento totale di tutti i manufatti sulla Fascia di Rispetto, con l’obiettivo che i praesi potessero tornare a rivedere il mare. Non vogliamo palazzi di macchine davanti alle case. Se invece si ritiene di trasformare il ‘Palamare’ in una struttura fissa, allora possiamo intavolare un discorso che preveda, al di sotto, un’autorimessa per i veicoli. Ma sopra non vogliamo una struttura invadente come Famagosta. Non è questa la vocazione della Fascia di Rispetto”.
Archiviato (i praesi sperano definitivamente) il discorso del parcheggio multipiano, per quanto riguarda la Fascia di Rispetto resta aperta una partita ancora più ampia. E’ lo stesso Chiarotti a spiegarla: “Il ‘Patto per Genova’ firmato qualche anno fa dall’allora premier Matteo Renzi e dall’allora sindaco Marco Doria prevedeva la sdemanializzazione della costa. Significava, nel caso ad esempio di Pra’, che tutta la Fascia di Rispetto sarebbe tornata interamente nelle mani del Comune, nella sua piena disponibilità e per sempre. Il Decreto Genova, invece, ha fatto una sostanziale retromarcia. Si passa dalla sdemanializzazione completa a una concessione gratuita di trent’anni. Non è propriamente la stessa cosa, anzi. Non si tratta più di aree donate alla città, bensì di aree concesse a tempo, seppur a titolo non oneroso. Il Governo Conte ha cancellato in un attimo un percorso che avevamo intrapreso da anni. Facendo così, viviamo l’assurdo che il Comune è attualmente proprietario di strutture che ha costruito a proprie spese, su terreni non suoi. In questo quadro, riesce ancor più difficile poter parlare di qualsiasi progetto riguardante la Fascia di Rispetto”.
Ci prova, in ogni caso, la Fondazione Primavera, che torna a rilanciare la sua idea: “Realizzare un palazzetto dello sport sulla Fascia di Rispetto, nella zona subito a ponente di ‘Pra’ To Sport’. Il nostro progetto è stato lanciato nel 2016 su richiesta delle associazioni sportive locali di ginnastica sportiva e pattinaggio a rotelle, ed è stato poi presentato al sindaco Bucci, che l’ha condiviso e gradito, ma da allora la visione è rimasta tale per mancanza di fondi comunali. Ora, con i fondi che il Governo trasferirà al Comune per la gestione della critica situazione generata dal crollo del Ponte Morandi, e con la motivazione di aumentare i parcheggi di interscambio, sarebbe saggio pensare alla realizzazione proprio del ‘PalaPra’”. Esiste già un progetto, firmato dagli architetti Fabio Cimmino e Patrizia Pittaluga.