La Corte dei Conti si pronuncia e pone la parola fine alla “questione dei derivati” approvando l’intervento di ripiano del disavanzo di amministrazione registrato sul bilancio consuntivo 2016 del Comune di Albenga.
Stop alle verifiche che avevano riguardato l’annosa questione dei contratti di finanziamento stipulati con Deutsche Bank e finalmente risolti lo scorso anno attraverso una transazione (LEGGI QUI )
Si tratta di una questione tecnica e piuttosto “difficile” da capire se non si hanno grosse competenze in materia finanziaria, ma sta di fatto che, sostanzialmente - questi contratti che avevano favorito il Comune in un primo momento - poi hanno creato grossi problemi facendo rischiare addirittura il predissesto.
I derivati, infatti, cambiano il valore in base all’andamento del mercato che inizialmente era stato favorevole al Comune, ma poi non lo è più stato. A quel punto, l’amministrazione avrebbe dovuto avere il denaro necessario per affrontare il fattore negativo, ma così non era.
Si sarebbero dovute infatti accantonare le somme necessarie a garantire le perdite che, effettivamente, poi ci sono state, ma, in realtà quei soldi erano stati utilizzati e ne era risultato uno “sbilanciamento” dei conti del 2016 di 2,5 milioni di euro.
L’amministrazione Cangiano ed in particolare l’Assessore Paola Allaria ha affrontato da subito in maniera puntuale e responsabile il problema.
Come si legge su Savonauno.it: “Nei mesi scorsi la Corte dei Conti ha convocato i vertici del Comune (sindaco Giorgio Cangiano, segretario comunale Anna Nerelli, dirigente dell’area finanziaria Massimo Salvatico, presidente dei revisori Fiorenzo Aimo) per valutare collegialmente lo stato del ripiano e le prospettive di evoluzione del “fondo derivati” alla luce della transazione raggiunta dopo il contenzioso presso l’Alta Corte di Londra.
Dalla valutazione complessiva è risultato che il flusso negativo di cassa dovuto ai derivati è stato pari a 402 mila euro nel 2016 e 423 mila nel 2017, a cui il Comune ha fatto fronte senza andare ad intaccare le somme vincolate con l’avanzo di amministrazione.
Non solo, ma in prospettiva le previsioni di spesa per i derivati, calcolate in modo prudenziale, dovrebbero comportare per il Comune un onere via via decrescente, largamente sostenibile dalle risorse ordinarie di bilancio senza dover attingere ai fondi vincolati che nel frattempo hanno quasi raggiunto i 3 milioni grazie ai 500 mila euro versati da Deutsche Bank nell’ambito della transazione.
Per questo motivo il Comune ha chiesto di poter addirittura svincolare da quei fondi circa 850 mila euro per poter finanziare spese di investimento. La Corte dei Conti, prendendo atto che il risultato di amministrazione per il 2017 è stato positivo, sia pure per soli 26 mila euro, a fronte dei 2,5 milioni di passivo del 2016, ha chiarito che non è compito di una sezione di controllo indicare la destinazione delle risorse nella disponibilità del Comune, anche se registra “con favore” le intenzioni dell’ente.
Per Albenga, in ogni caso, lo spauracchio del predissesto finanziario si è definitivamente allontanato".
Una domanda è d’obbligo ed è forse la parte che interessa di più ai cittadini: Come verranno utilizzati gli 850 mila euro ora disponibili?
Afferma Cangiano: "Per quel che concerne i derivati possiamo dire che si tratta di problematiche ereditate dal passato. Come amministrazione abbiamo voluto affrontare il problema con determinazione. Non è stato facile ma con l’impegno dell’assessore al bilancio Paola Allaria, dell’ufficio ragioneria del Comune e di tutta la maggioranza ci siamo riusciti. Ritengo che per la città di Albenga si sia ottenuto un risultato estremamente positivo. Non solo è stata verificata la regolarità dei conti ma si sono liberate risorse segno che la serietà e il rispetto delle regole sono fondamentali per ottenere risultati. Le somme verranno impegnate per 410.000 euro per interventi di consolidamento statico e sismico delle scuole, 267.000 per il rifacimento degli asfalti del centro e delle frazioni e 130.000 per opere di difesa del litorale”.