- 24 novembre 2018, 12:23

"L'uomo della Domenica": Porrà a Zena ricordando De André e Villaggio

Una puntata speciale del programma di Giorgio Porrà sul capoluogo ligure: la tragedia del ponte Morandi, l’esaltazione per il derby della Lanterna e le memorie dei suoi poeti-tifosi Fabrizio De André e Paolo Villaggio

"L'uomo della Domenica": Porrà a Zena ricordando De André e Villaggio

Da sabato 24 novembre appuntamento su Sky Sport con “L’Uomo della Domenica – Discorso su due piedi”, il programma scritto e condotto da Giorgio Porrà, questa settimana dedicato a Genova.

Il capoluogo ligure è il protagonista della quinta puntata che andrà in onda da sabato 24 novembre su Sky Sport Serie A alle 14 e alle 23.30, su Sky Sport alle 21.30 e su Sky Sport Uno alle 00.30, poi domenica 25 novembre alle 11 su Sky Sport Serie A e alle 19.30 su Sky Sport Uno. La puntata sarà disponibile anche su Sky On Demand.

Al centro della nuova puntata del programma “L’Uomo della Domenica” non c’è un campione dello sport ma una città campionessa di orgoglio e resistenza umana. Segnato da innumerevoli recenti sciagure, il capoluogo ligure è il luogo dove batte il cuore dell’Italia, dove si misura la capacità del nostro paese di rialzarsi e ripartire. Genova e il suo calcio, che nei giorni del derby diventa lo strumento più efficace per investigare attorno al sentimento di una città spezzata in due dal crollo del Morandi. E che anche attraverso il gioco vuole re-impadronirsi della sua bellezza sfregiata dall'inimmaginabile.

Il derby della Lanterna, che si gioca domenica 25 novembre alle 20.30 (diretta su Sky Sport Serie A, Sky Sport Uno e Sky Sport 251) è l’occasione per riflettere sui problemi del presente e per cullarsi nelle nobili memorie calcistiche e culturali di Genova. Fabrizio De Andrè, incontenibile cuore genoano, e Paolo Villaggio, acceso supporter blucerchiato, sono i due protagonisti del raffinato storytelling di Giorgio Porrà, alla riscoperta dei nobili della tifoseria genovese.

"Genova l'ami e la odi perché è il destino di chi è bella. Senza odio, l'amore non è tale” disse Gino Paoli, uno dei grandi figli di una città di poeti e cantautori, eternati in un piccolo museo situato in Via del Campo 29 rosso. Genova, città verticale, di pura vertigine. Genova e la sua “macaia, scimmia di luce e di follia” nei versi di Paolo Conte. Genova stretta tra monti ed acqua, con strade e quartieri ad aggrovigliarsi insieme. Genova fragile e incrollabile, Genova e la genovesità che davanti alle tragedie compie miracoli. Come di fronte al collasso del ponte Morandi, il suo lacerante Ground Zero. Genova che nei giorni del suo derby non smette di accarezzare le vittime, curare i traumi degli scampati, sostenere gli sfollati, pretendere risposte da chi quelle risposte fatica a darne. Genova che prova, come sempre ha fatto, ad usare, interpretare il calcio come l'espressione più viva, più solare della sua straordinaria "normalità".

Per descrivere la Genova poetica e calcistica sentiremo le voci del musicista Mauro Pagani, il più importante collaboratore di De André e quella di Piero Villaggio, il figlio di Paolo, che con il ragionier Fantozzi ha cesellato anche la più formidabile macchietta di tifoso italico. “Negli anni grandi della storia dei rossoblù, quando il Genoa vinceva con Osvaldo Bagnoli, con Tomas Skuhravy e Carlos Alberto Aguilera – racconta Pagani -, Fabrizio non lo si teneva, era un tacchino, fiero e pettoruto, gli piaceva molto questa cosa e sfotteva i sampdoriani” come fece in un celebre concerto a Marassi nel 1991, l’anno dello scudetto blucerchiato.

Di altro tenore il tifo di Villaggio per i “cugini”: “Impassibile su ogni gol fatto o subito, fingeva disinteresse racconta il figlio, Piero Villaggio -, ma io conoscendolo lo vedevo che fremeva. Gianni Minà in quel 1991 fece un servizio con lui allo stadio e lì è stato l’unico momento, quando la Samp segnò contro il Lecce il gol che valeva il campionato, in cui gli ho visto quasi una lacrima, perché lui era veramente tifoso, anche se impassibile.” Colonna sonora della puntata rigorosamente genovese. Completano la puntata le letture di Anna Billò tratte da libri di Simone Pieranni, Enrico Brizzi e Mario Sconcerti.

“Genova ha avuto la ventura di avere dei bravi cantastorie e poeti travestiti da cantastorie come De Andrè e non solo lui – commenta ancora Pagani. - Probabilmente perché è una città di mare che si porta dietro quest’idea del viaggio e quel velo di malinconia per la lontananza dei propri cari imbarcati per mare.”

 

Sabato 24 novembre alle 14:00 e 23.30 su Sky Sport Serie A alle 21.30 su Sky Sport (ch.251) alle 00.30 su Sky Sport Uno Domenica 25 novembre alle 11:00 su Sky Sport Serie A alle 19.30 su Sky Sport Uno Le puntate de “L’uomo della domenica” sono sempre disponibili anche su Sky On Demand.

Comunicato stampa

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