Politica - 23 novembre 2018, 14:11

Savona, bilancio Ata non in regola: pronta un’azione legale nei confronti degli ex vertici aziendali

Il comune di Savona voterà favorevolmente nell’assemblea dei soci del 27 novembre. Assessore Montaldo: “30 giorni per espletare l’azione di responsabilità in termini giuridici”

Savona, bilancio Ata non in regola: pronta un’azione legale nei confronti degli ex vertici aziendali

Azione legale nei confronti dei presunti responsabili della gestione passata di Ata che ha causato un danno di 4.5 milioni per operazioni “illecite”. Questo verrà deciso nell’assemblea dei soci del prossimo 27 novembre, dove inoltre al primo punto sarà discussa la relazione sulla municipalizzata comunale. Il comune di Savona su decisione unanime della riunione di giunta di stamattina voterà favorevolmente.

Abbiamo dato un termine - spiega l’assessore al bilancio e alle municipalizzate Silvano Montaldo - credo che sia arrivato il momento di chiudere la vicenda, i tempi per fare tutta l’attività di verifica di bilanci, atti e documenti è stata complessa e giustifico la tempistica, ma ora abbiamo dato un termine di 30 giorni, per espletare l’azione di responsabilità in termini giuridici. Ognuno avrà la possibilità di difendersi e di presentare le sue memorie in sede opportune, che quindi esce dalla competenza comunale e di Ata e finirà nelle aule di natura giudiziaria”.

A finire nell’occhio del ciclone, con la “denuncia” del Movimento 5 Stelle che ha reso noto il documento sulla relazione dello studio genovese di Gianni Briata e Maurizio Schiano (successivo a quello svolto dallo studio Strada), il bilancio di Ata del 2014: “All’interno c’è la gestione pessima della chiusura di Cima Montà, della mai nata discarica di Passeggi e del park Sacro Cuore (come da una relazione degli ispettori del Ministero dell’Economia del lontano 2011) - spiega Manuel Meles, capogruppo consiliare del M5S savonese- la gestione incompetente dell’azienda da parte del duo Vaggi-Pesce (assenza di contabilità industriale per centri di costo), i numerosi contratti in perdita netta (soprattutto a seguito della folle espansione a Ponente), la gestione delle spiagge a Varazze (in perdita, come più volte segnalato) e il pagamento dell’acqua del campo nomadi (e anche questo segnalato da anni, invano)”.

Sotto la lente d’ingrandimento dei pentastellati anche la maggioranza e l’assessore Montaldo, attaccato per aver avuto i documenti prima dello scorso consiglio comunale del 27 settembre, notizia per cui lo stesso assessore alle partecipate ha voluto specificare alcuni dettaglih: “Si fa troppa confusione sugli atti necessari per fare un’azione di responsabilità. Lo studio del dottor Strada ha fatto una relazione che esamina la correttezza o meno dell’impostazione contabile e di bilancio, che è una relazione preliminare necessaria per gli approfondimenti che devono essere fatti e devono essere evidenziati in una maniera puntuale su ogni singolo soggetto quali sono le responsabilità, le tempistiche e i tempi in cui ha prestato la sua opera nei confronti della società. Sono due relazioni una propedeutica all’altra, ma non era necessaria, quella che è arrivata adesso lo è”.

Sono dialettiche di natura politica - conclude Montaldo - avevamo sollecitato di espletare le formalità necessarie per verificare se c’erano azioni fatte in condizioni di mala gestione ad Ata. La deliberazione del consiglio comunale era un rafforzativo e non l’atto essenziale per poter chiedere quello che era obbligatorio chiedere. La certezza è che non abbiamo nascosto niente, le azioni di responsabilità sono partite in primavera e non dal consiglio comunale”.

Luciano Parodi

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