- 19 novembre 2018, 19:29

A Maurizio Lastrico il prestigioso Premio Alighieri: "Le terzine sono come un sudoku letterario"

Il celebre attore comico Maurizio Lastrico ha ricevuto il premio della Società Dante Alighieri per le sue terzine dantesche in chiave ironica. Quando la parodia diventa cultura (VIDEO)

Maurizio Lastrico a Genova

Maurizio Lastrico a Genova

Endecasillabi e terzine dantesche per lui non hanno segreti. Anzi, sono proprio un gioco da ragazzi, o, come lo definisce lui, un “sudoku letterario, perché quando la creatività ha il limite delle regole, come quelle della metrica, se riesci a starci dentro è proprio una forza”. E come ci riesce lui, nessun altro: ma perché è Maurizio Lastrico. Tanto che non solo l’ironia in terzine è il suo cavallo di battaglia, quello per cui tutti lo riconosco dai tempi degli esordi a Zelig, ma gli è anche valsa l’importante premio della Società Dante Alighieri.

Oggi, infatti, alla Biblioteca Berio, in una Sala Chierici strapiena, l’ha ricevuto direttamente dal presidente del comitato Francesco De Nicola. Prima di lui gli attori Eros Pagni ed Elisabetta Pozzi. Motivazione del premio, istituito nel 2003: con la propria rivisitazione dell’opera dantesca ha saputo contribuire ad attirare l’attenzione del pubblico giovane e ha così diffuso la cultura e la poesia italiane.

“La forza narrativa della Divina Commedia è incredibile – ha spiegato il comico al pubblico, raccontando della formazione al Teatro Stabile con Anna Laura Messeri – e infatti proporre al pubblico di Zelig le terzine era scioccante: la novità costringeva le persone a stare attente. Questo genere mi ha permesso di portare sul palcoscenico una comicità più raffinata nel gioco linguistico. E’ la potenza dantesca.”

Potenza che l’ha portato a scrivere per Mondadori “Nel mezzo del casin di nostra vita”, mentre anticipa che uscirà anche un libro su “Pregiudizio Universale”. Infatti lo stiamo vedendo in televisione ogni settimana alle Iene, con un monologo su temi diversi, d’attualità e grande importanza: dalla morte al razzismo, dagli haters alla paternità: perché è, appunto, tutto un "Pregiudizio Universale". Mentre, dopo “Don Matteo” e “Tutto può succedere”, lo vedremo anche nella serie per la tv “Made in Italy” e nella fiction su Mia Martini.

Ed è così che Maurizio, come l’ha definito sui social un suo fan, è davvero “un zeneize on the top”. E tutti infatti conoscono benissimo. E mentre in sala c’era, nel pubblico, chi gli chiedeva lo sketch di Cenerentola, chi quello del barista di Sant’Olcese, dell'autista del bus e del dentista, che generosamente ha recitato insieme all'"Ode alla piccole cose che ci fanno incaz...", quando, siamo seduti ai tavolini del bar della biblioteca e lui fuma, un uomo anziano si avvicina per fargli una domanda: un autografo? No, per chiedergli una sigaretta, ma perché, così, “potrò dire che me l’ha data Lastrico”.

La video-intervista: 

Medea Garrone

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