Il Coro Ligneo dell’antico oratorio intitolato a Santa Maria Assunta, a Pra’ Palmaro, è finalmente tornato al suo antico splendore. Il Ponente si riappropria di uno dei suoi tesori più preziosi, i pregiati stalli settecenteschi che da sempre ospitano i fedeli di questa chiesa molto frequentata e amata sia dai praesi che dagli abitanti del borgo di Palmaro.
Domani, a partire dalle 7,45, è prevista una giornata di celebrazioni sacre, a cura dell’Arciconfraternita di Santa Maria Assunta, una delle formazioni più antiche dell’intera Liguria. Si partirà con la recita del Divino Ufficio in latino (una delle celebrazioni più caratteristiche dell’oratorio, ormai rarissima in tutta la Diocesi di Genova), quindi alle 8,30 verrà officiata la Santa Messa e, a seguire, si terrà la benedizione del Coro appena restaurato. La cittadinanza, naturalmente, è invitata.
L’intervento sugli stalli e sulle pareti in legno, compresi i bellissimi intarsi, è costato poco più di sessantamila euro. Il lavoro, eseguito dalla ditta Nino Silvestri Restauri, specializzata in questo tipo di operazioni, è stato finanziato per il 50% dalla Compagnia di San Paolo, mentre la restante parte è stata messa a disposizione dalla Banca Carige e soprattutto dai fedeli e dai sostenitori dell’ Arciconfraternita, un gruppo attivissimo e molto conosciuto anche fuori da Pra’, dove, oltre agli adulti, militano pure parecchi giovani. Importante anche il ruolo di coordinamento e supporto da parte del Municipio VII Ponente, in particolare nella persona di Matteo Frulio, assessore municipale ai Lavori Pubblici e, specialmente in questo caso, architetto con specializzazione nel paesaggio e nel patrimonio storico e artistico locale.
Terminate le celebrazioni sacre, l’Arciconfraternita dell’Assunta (che ha anche un sito Internet costantemente aggiornato, www.confraternitaassuntapra.org) organizza e coordina pure l’iniziativa ‘laica’ di giovedì 22 novembre, alle ore 17, sempre in Oratorio. Alla presentazione del restauro interverranno Franco Boggero, storico dell’arte della Soprintendenza, Roberto Timossi della Compagnia di San Paolo, Marco Parodi di Banca Carige, Don Giorgio Venzano (incaricato regionale per i beni ecclesiastici), il restauratore Nino Silvestri, Luciano Venzano (esperto di storia e tradizioni delle confraternite), Gianni Poggi (Priore generale del Priorato delle Confraternite dell’Arcidiocesi di Genova), l’assessore regionale Ilaria Cavo e il suo omologo municipale Matteo Frulio. Anche questo incontro è aperto al pubblico.
Gli stalli in legno del coro settecentesco oggetto di questo intervento risalgono al periodo tra il 1725 e il 1749 e hanno richiesto un accurato lavoro di restauro per essere riportati all'antico splendore. Il Coro occupa tre pareti nell'interno dell’Oratorio, esclusa la zona dell'Altare Maggiore.
Questa struttura è una parte importante degli arredi sacri dell'Oratorio della Confraternita e delle chiese in cui sono inseriti. Fortunatamente il coro settecentesco non ha subito modifiche di aggiornamento negli anni passati. L’intervento si è sviluppato in più fasi: spolveratura delle superfici, disinfestazione del legno, consolidamento delle strutture, rifacimento delle porzioni lignee deteriorate, stesura di uno strato protettivo.
“Come Municipio - afferma Matteo Frulio - abbiamo dato una mano nella raccolta dei fondi. Questo perché riteniamo che l’immenso patrimonio storico e artistico rappresentato dalle confraternite sia un punto di forza di tutto il Ponente genovese. Collaboriamo con tutte le realtà sin dal nostro insediamento, in particolare proprio per quanto riguarda l’organizzazione degli eventi. Come prima iniziativa, abbiamo consegnato un diploma a tutti i ragazzi delle varie confraternite, che da noi sono un’eccellenza. Una cinquantina di ‘forze nuove’ che potranno portare avanti il lavoro e la tradizione. Quindi, nel 2019 abbiamo intenzione di curare una mostra fotografica itinerante negli oratori, che si concluderà con grande mostra collettiva, con tutti i pannelli degli oratori del Ponente”.
Tra gli eventi organizzati per finanziare il restauro, nel corso del 2018, ci sono stati la rappresentazione teatrale ‘Secondo Orfea, l’amore fa miracoli’ (Margherita Antonelli, Marco Amato) e recentemente un concerto d’organo del maestro Agostino Chiossone in chiesa. Nel Salone Polifunzionale del Cinema Palmaro si è tenuto il concerto ‘Genova e La Canzone D’Autore’ tenuto dai Zêna Singers. Molto interessante anche la conferenza e catechesi ‘La Beata Vergine Maria nell’arte’, a cura di Don Claudio Doglio.
La Confraternita di Pra’ Palmaro compare nella storia il 17 agosto 1390 come compagnia di disciplinanti. Il più antico documento in possesso della Confraternita risale al 3 dicembre 1581.
L’edificazione dell’Oratorio ove l’Arciconfraternita svolge la sua attività risale invece al 1600. Una lapide posta all’esterno dell’Oratorio reca la data del 1657. Altre lapidi poste all’interno dell’Oratorio contribuiscono a ricostruire la storia dello stesso.
L’Arciconfraternita, ben radicata nel territorio, proseguendo un cammino secolare, mantiene vive le tradizioni e cura con grande dedizione il proprio patrimonio culturale e spirituale. Da sempre di supporto all’attività parrocchiale, l’Arciconfraternita mette a disposizione di tutti i fedeli le proprie strutture in occasione di attività sia di carattere religioso che culturale. In diverse occasioni ha accolto scolaresche e gruppi di adulti interessati a conoscerne la storia.