- 04 novembre 2018, 16:33

Multedo, l’Oratorio sta tornando al suo antico splendore

La Confraternita dei Santi Nazario e Celso impegnata nei restauri insieme alla Soprintendenza. Il superiore Montaldo: “Parte strutturale e parte artistica proseguono di pari passo. A breve sarà scoperta una parte della parete nord. Ci sarà una nuova illuminazione”

Multedo, l’Oratorio sta tornando al suo antico splendore

E’ uno scrigno di bellezze infinite, ma anche un gioiello da salvare, valorizzare, amare. L’Oratorio dei Santi Nazario e Celso di Multedo è una delle chiese più antiche di tutta la città. I multedesi vi sono legatissimi, anche e più rispetto alla soprastante parrocchia di Nostra Signora del Carmine. Ma anche da fuori arrivano spesso visitatori e studiosi, per ammirare i meravigliosi affreschi realizzati da Lazzaro Tavarone.

In questi ultimi anni, però, in mostra si trovano ponteggi, teloni, tavole in legno. Restauri necessari e ormai improrogabili, per salvare le bellezze artistiche del sito ma anche per non comprometterne la struttura, per mantenere l’agibilità. Per far tornare l’Oratorio allo splendore di un tempo.

La Confraternita dei Santi Nazario e Celso è impegnata in prima linea, anche con risorse proprie, al fianco della Soprintendenza. Gli interventi, che vanno avanti di pari passo dal punto di vista strutturale e da quello artistico, sono complessi e tengono impegnati storici dell’arte, ingegneri, architetti, strutturisti, restauratrici, muratori. Una ‘squadra’ che, alacremente, tutti i giorni s’inerpica per salita Monte Oliveto, entra dal portoncino verde e s’impegna con passione e competenza a ridare a Multedo e a Genova tutta il suo gioiello.

Emanuele Montaldo, superiore della Confraternita, aggiorna sui lavori. “Quelli strutturali - afferma - hanno praticamente riguardato l’intera costruzione. A partire dal muro sud, che è stato allargato e rinforzato, aumentando il volume sia della parete che dei piloni. Questi ultimi sono stati scavati molto a fondo, così si sono potenziate le fondamenta. Oltre a questo, è stata rifatta completamente la volta, con un ancoraggio completo eseguito grazie all’utilizzo di tiranti e di una speciale resina. Uguale discorso pure per l’abside: anche qui la copertura è stata rimessa a nuovo e in completa sicurezza. Sono lavori che abbiamo eseguito a spese della Confraternita e con un contributo da parte della Compagnia di San Paolo e della Carige. Erano assolutamente necessari per avviare il percorso parallelo, ovvero quello della ripresa degli affreschi, sia sulle pareti laterali che sulla volta, che nell’abside”.

E qui è intervenuta la Soprintendenza: l’abside è stata completata, mentre attualmente si sta lavorando sugli affreschi della parete nord. Durante i lavori, il coro ligneo che ricopriva le pareti laterali è stato smontato: ne sono emersi altri affreschi, bellissimi, sempre opera di Tavarone.

Storia su storia. Arte su arte. Bellezza su bellezza. Pian piano l’Oratorio torna a rifiorire. E’ uno spettacolo mozzafiato. Lo sarà ancora di più. I multedesi ne sono e ne saranno sempre più orgogliosi.

In un quartiere povero di servizi, di negozi, di comodità, perennemente martoriato da servitù industriali e dal traffico del casello autostradale, la chiesa intitolata ai Santi Nazario e Celso è un arcobaleno, un sole che sorge, uno squarcio nella notte. “Ci teniamo moltissimo - prosegue Montaldo - e stiamo investendo con ogni forza, ma anche con un’oculata gestione economica che ci ha permesso di arrivare sin qui. Grazie a tutte le persone che ci hanno aiutato e a tutte quelle che ci vorranno aiutare. Non siamo che a metà del guado. Mancano ancora tante opere, però una cosa mi pare essenziale: che abbiamo garantito l’agibilità, altrimenti se l’Oratorio avesse chiuso, tutto sarebbe andato perduto”.

La Confraternita si autofinanzia attraverso eventi come le cene di beneficenza, ma anche il calendario, che consente di raccogliere parecchi sponsor. Realtà multedesi e pegliesi che volentieri appoggiano le iniziative di questo storico gruppo di fedeli, uno dei più antichi di tutta la Liguria.

“Come sempre poi - dice Montaldo - anche quest’anno ci sarà il concorso dei presepi, realizzato con i bambini della scuola elementare ‘Alfieri’ di Multedo. Anche in questo caso raccoglieremo offerte. Come pure la questua della prima domenica del mese, sempre finalizzata a sostenere la nostra attività”.

A breve, una parte della parete nord verrà scoperta e liberata dai ponteggi, circa otto metri. I restauri sono finiti. La grande bellezza vuole farsi strada in mezzo alla calce, ai pennelli, alle tinte, alla polvere. “Uno dei lavori imminenti adesso è quello di realizzare un impianto d’illuminazione. Sarà a led, quindi a basso consumo, e assolutamente moderno. Il progetto ci è stato autorizzato dalla Soprintendenza: prevede faretti collocati sulle chiavi di volta dell’Oratorio e luci incrociate per illuminare gli affreschi della parete opposta”.

Un altro grande evento è poi previsto per sabato 1 giugno 2019. In questa occasione tornerà a Multedo la grande e maestosa cassa processionale raffigurante il Martirio dei Santi Nazario e Celso. Un altro dei simboli dell’Oratorio e della sua Confraternita. Da qualche tempo si trova a Carignano, presso il laboratorio del restauratore Antonio Silvestri. Il lavoro è finanziato grande al bando ‘La grande scuola del Maragliano’ emesso dalla Compagnia di San Paolo. La cassa, infatti, è opera di uno dei nipoti del grande artista, Agostino Storace.

“Lo scorso 21 ottobre - racconta Emanuele Montaldo - ci è stato comunicato che il lavoro è finito. Ora mancano il montaggio e il relativo trasporto. La nuova collocazione della cassa sarà in parrocchia. In oratorio, infatti, non sta più, in quanto abbiamo dovuto allargare il muro. In occasione del rientro della cassa è previsto un grande evento: processione dalla chiesa dell’Immacolata di Pegli, conferenza storico artistica il giorno prima. Inviteremo tutte le Confraternite della zona e anche oltre con i loro Cristi, compreso il ‘Fucine’, il Cristo Nero che solitamente accoglie il Papa, durante le sue visite a Genova. Abbiamo invitato il Cardinal Bagnasco attraverso il nostro parroco, Don Albino Giordano. Speriamo possa onorarci della sua presenza”.

Tanto lavoro, tanta passione. Tanto bisogno di aiuto. Anche il Municipio VII Ponente sta facendo la sua parte, continuamente al fianco delle confraternite del posto: “Collaboriamo con tutte le realtà sin dal nostro insediamento - afferma l’assessore municipale Matteo Frulio - In particolare per quanto riguarda l’organizzazione degli eventi. Come prima iniziativa, abbiamo consegnato un diploma a tutti i ragazzi delle varie confraternite, che da noi sono un’eccellenza. Una cinquantina di ‘forze nuove’ che potranno portare avanti il lavoro e la tradizione. Quindi, nel 2019 abbiamo intenzione di curare una mostra fotografica itinerante negli oratori, che si concluderà con grande mostra collettiva, con tutti i pannelli degli oratori del Ponente”.

Chi volesse sostenere la Confraternita dei Santi Nazario e Celso, lo può fare versando su questo Iban: IT84Y0617501426000002398180. Su eventuali contributi - ricordano i confratelli - è possibile avere regolare ricevuta detraibile per le ditte/società.

Aiutiamo la bellezza a sbocciare ancora. 

Alberto Bruzzone

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU