- 30 ottobre 2018, 15:37

Voltri, c’era una volta la passeggiata a mare

La promenade intitolata a Roberto Bruzzone è andata completamente distrutta. Regione e Autorità Portuale nel mirino. Truffelli (Pd): “Anno dopo anno, si è sempre risposto di no a qualsiasi progetto di messa in sicurezza. Ed ecco oggi le conseguenze”

Voltri, c’era una volta la passeggiata a mare

La passeggiata a mare di Voltri non esiste più. La tempesta della scorsa notte se l’è portata via, senza troppi complimenti. Se l’è mangiata come un orco cattivo, con violenza, spietatezza, ingordigia. La natura si è ripresa pezzo dopo pezzo la sua costa. A dispetto degli uomini, dei loro errori, delle loro mancanze. E lo ha fatto nella maniera più drammatica.

Questa mattina (ma il peggio si era già annusato ieri sera, quando il Municipio aveva deciso di transennare l’intera area) i voltresi si sono risvegliati senza il loro lungomare.

Se l’erano conquistato dieci anni fa: una delle tante battaglie dell’ex presidente del VII Ponente Roberto Bruzzone, al quale poi quella promenade fatta di palafitte e scalini era stata intitolata.

Oggi la sua targa giace per terra spezzata in due. Anche quella è stata distrutta dalla forza delle onde.

E’ un colpo al cuore, ma anche un furto bello e buono, nei confronti di una delegazione che tanto ha sofferto in passato: alluvioni, incidenti in mare, inquinamento. E ora la distruzione più totale. Se la mareggiata ha fatto danni un po’ ovunque, sul vasto territorio del Municipio VII Ponente (che ricopre un terzo dell’intero Comune di Genova e il tratto di costa più ampio in assoluto), la catastrofe sulla passeggiata di Voltri è sicuramente quello più ingente. Chissà quanto ci vorrà, perché la pavimentazione possa essere rimessa in sicurezza e ripristinata.

E’ un evento naturale, un evento assai raro, dicono i meteorologi. Ma non mancano le responsabilità. Perché va bene qualche danno, però a questi livelli si potevano pure evitare.

Lo sostiene, tra gli altri, il consigliere municipale Ugo Truffelli, del Partito Democratico: “Sono dieci anni - afferma - che chiediamo ad Autorità Portuale di realizzare le opere di protezione del litorale, perché prima o poi sarebbe arrivata la mareggiata a distruggere tutto. Come puntualmente abbiamo potuto sperimentare”.

Anni e anni di battaglie, senza alcun risultato concreto: “Dal 2012 rappresento il Municipio all’interno di Utri Mare, il consorzio che si occupa della passeggiata e del fronte mare. Abbiamo chiesto le dighe soffolte: ci hanno detto di no in quanto turberebbero l’ecosistema marino. Ci sono da tutte le parti meno che a Voltri. Abbiamo chiesto due pennelli, uno all’altezza di piazza Odicini e uno all’altezza della foce del Leira: ci hanno detto no in quanto avrebbero impedito il naturale ripascimento e trasferimento di materiale sulla spiaggia. Poi è stato autorizzato un pennello, quello alla foce del torrente. Ma ancora non è stato realizzato. Non dico che sarebbe stato risolutivo, ma almeno avrebbe mitigato un po’ la situazione. Qualche mese fa, per due volte sono stato a un'audizione con Autorità Portuale, una in Comune e una in Municipio, e la risposta è sempre stata: ‘Bisogna controllare perché non ricordiamo’. Ebbene, oggi qui a Voltri occorre controllare se esiste ancora la passeggiata”.

La situazione, in effetti, è da scenario postbellico: travi rialzate ovunque, panchine divelte, quadri elettrici danneggiati, spazzatura, enormi scogli rimossi, la terrazza sulla spiaggia completamente erosa dalle onde, i muretti spezzati a metà. La spiaggia ormai inesistente. E pensare che proprio nei giorni scorsi, con un ritardo enorme e a stagione balneare ampiamente conclusa, era iniziato il rinascimento dell’arenile, con la sabbia prelevata dalla foce del Leira. Tutto inutile.

Con un colpo di spugna, anzi di mare, si è tornati indietro di dieci anni. Al 2008, cioè a quando risale la costruzione, e poi l’inaugurazione, della passeggiata.

Matteo Frulio, assessore municipale ai Lavori Pubblici, è sconcertato: “Dai, venite ancora a dirmi che non servono dighe soffolte, pennelli, moli aperti alla foce del Leira. Siamo in ginocchio, il nostro territorio è in ginocchio”.

Concetti ribaditi anche da Mauro Avvenente, consigliere comunale ed ex presidente del Municipio: “Da sempre i pescatori voltresi, nati e cresciuti sulla spiaggia, certo molto meno ‘titolati’ rispetto a certi funzionari che hanno detto di no a tutto, ma con tanta conoscenza ed esperienza e animati da semplice buon senso, suggerivano da anni di provvedere a proteggere la spiaggia e la passeggiata a mare. Ma niente da fare, l'interpretazione di norme che definire ‘demenziali’ è un eufemismo ha prodotto la paralisi e oggi contiamo nuovamente, per l'ennesima volta, ingenti danni a un bene pubblico che dovrà essere ristrutturato con altri denari pubblici. Così va questo mondo, dove chi governa ha le proprie responsabilità, ma se non si riuscirà a rifirmare la Legge Bassanini che pone in mano ai dirigenti pubblici il diritto di veto e l'ultima parola su ogni pratica, allora rassegniamoci a convivere con l'immobilismo”.

Nel frattempo, Stefano Anzalone,  consigliere delegato allo sport del Comune di Genova, ha attivato i propri uffici per effettuare sopralluoghi e monitoraggi della situazione: “Esprimo a nome dall’amministrazione comunale la mia vicinanza e solidarietà a tutte le società sportive con sede sul litorale che hanno subìto danni in seguito agli eventi atmosferici di ieri. Le società sono state duramente colpite dalla furia dell’eccezionale mareggiata perdendo non soltanto imbarcazioni, ma riportando danni alle strutture, agli arredi e ai materiali. Stiamo facendo rilevazioni per valutare l’entità delle perdite che sono senz’altro ingenti”.

Alberto Bruzzone

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