Cari lettori di Savona News, siamo arrivati alla “quarta puntata” di risposte alle vostre domande. Continuate pure ad inviarle al mio indirizzo e mail dottore@attiliovenerucci.it , sul nostro sito www.ildentistadeibambini.it o sulla pagina facebook https://m.facebook.com/mydocildentistadeibambini/?__tn__=C-R indicando sempre di dove siete e come avete trovato il mio nominativo. Grazie per la vostra fedeltà alla mia rubrica settimanale su Savona News.
Queste le domande (e risposte…) della settimana:
- Ho due gemelle di 5 anni; una aveva il vizio di succhiarsi il pollice e i suoi denti superiori sono più “in fuori” della sorella. Da qualche settimana, fortunatamente, ha smesso. Cosa devo aspettarmi? R: Il vizio di succhiarsi il dito, così come quello di tenere continuamente in bocca il “ciuccio” hanno, come conseguenza, lo spostamento dei denti. Fortunatamente, nei bimbi abbastanza piccoli, quando il bambino interrompe questa abitudine la natura tende a riportare le cose “verso la normalità”. Nel suo caso, avendo la bambina 5 anni (quindi ancora con i soli denti da latte) anche il cambiamento dei denti potrà aiutare a ristabilire il corretto equilibrio della masticazione. È però opportuno che questa evoluzione venga costantemente seguita da un dentista pediatrico, affinché si possa intervenire tempestivamente qualora qualcosa andasse nella direzione sbagliata.
- La scorsa settimana lei ha parlato di “ortodonzia invisibile”. Viene utilizzata solo per gli adulti o anche per i bambini? R: L’ortodonzia con mascherine trasparenti nasce soprattutto per essere utilizzata sugli adulti, per diversi motivi:
a) per “i grandi” è più importante la componente estetica
b) gli adulti sono, normalmente, più motivati a ottenere un risultato e quindi costanti nel portare “l’apparecchio”.
Adesso si inizia ad utilizzare questo tipo di ortodonzia anche nei ragazzini, magari come “rifinitura”, dopo aver corretto i principali difetti con l’utilizzo di un apparecchio fisso. È però essenziale che il paziente si dimostri diligente nel portare l’apparecchio almeno 18 ore al giorno, altrimenti la metodica non funziona.
- Mio figlio, di 5 anni, ha avuto una esperienza negativa con il nostro dentista “di famiglia” e ora non vuole più farsi curare i denti; adesso ha diversi dentini cariati e, sovente, ha male. Cosa posso fare? R: Capita con una certa frequenza che dei bambini piccoli facciano il loro “primo incontro” con il dentista nello studio dove vengono già curati i genitori, magari per un problema di “mal di denti”. Se il dentista “di famiglia” non si occupa, abitualmente, anche di odontoiatria pediatrica, potrebbe non possedere la necessaria esperienza per avere il miglior approccio psicologico con i piccoli pazienti e, pur essendo magari un ottimo professionista, potrebbe commettere l’errore di cercare di curare un bambino “mentre ha male”. Questo porta a traumatizzare i piccoli pazienti e, per riconquistare la loro fiducia, al dentista pediatrico occorre fare un lungo lavoro. Se però i genitori hanno la pazienza di seguire questo percorso, costituito da un approccio molto progressivo col bambino, il risultato finale sarà una riguadagnata fiducia nel dentista, che porterà il bambino a diventare un adulto che non ha paura a farsi curare. La riconquista di una “bocca sana” sarà poi la naturale conseguenza. Certo tutto sarebbe stato più facile se, come consiglio sempre, il bambino avesse fatto il suo primo incontro col dentista pediatrico PRIMA di avere “mal di denti”…
Nella speranza di avere, anche oggi, dissipato alcuni vostri dubbi “odontoiatrici” auguro a tutti voi una splendida settimana!