Politica - 28 ottobre 2018, 15:13

Corteo Antifascista, l'assessore Sonia Viale attacca il sindaco Caprioglio: "La prima cittadina insieme a chi ha insultato Salvini"

Dopo le parole dure dei consiglieri comunali della maggioranza Spivak e Martino e il segretario provinciale Sasso Del Verme anche l'assessore alla sanità ha espresso tutta la propria contrarietà

Corteo Antifascista, l'assessore Sonia Viale attacca il sindaco Caprioglio: "La prima cittadina insieme a chi ha insultato Salvini"

Dopo le dure parole dei consiglieri comunali Yuliya Spivak della Lega e Emiliano Martino del Gruppo Misto e il segretario provinciale del carroccio Roberto Sasso Del Verme contro la presenza al corteo antifascista e antirazzista di ieri a Savona a cui hanno partecipato il sindaco Caprioglio e alcuni membri della sua Giunta anche l'assessore alla sanità Sonia Viale ha voluto esprimere il proprio dissenso.

"Mentre guardavo le foto del Sindaco di Savona sorridente tra poche centinaia di manifestanti che urlavano slogan di cinquanta anni fa ho provato sconcerto e rabbia. Ma come, lei che da sempre è impegnata su temi sensibili quali i mali dell’adolescenza,  che si batte perché ragazze non si lascino morire di inedia, non ha compreso che essere lì ieri, era come stare in mezzo ai centri sociali di San Lorenzo che hanno urlato contro #Salvini , quando si è recato sul luogo del massacro di Desirée, dandogli del razzista. Dovremmo essere compatti nel combattere contro delinquenti con in tasca un permesso per ragioni umanitarie. che spacciano e stuprano e tagliano a pezzi ragazzine fragili. Non dovremmo partecipare a cortei dove si attaccano le forze dell’ordine ed il Ministro dell’Interno. Oppure la pensa come certa intellighenzia di sinistra che siccome la ragazza di Roma era drogata, figlia di uno spacciatore e di una madre quindicenne allora".

"Essere un Sindaco non significa solo amministrare significa anche prendere posizioni politiche. Ieri con un magnifico sorriso ha dimostrato qual è la sua posizione: con i manifestanti urlanti che hanno imbrattato la sua città e non con Desireé, Pamela ed anche Giuseppina, un’altra giovane vittima di un brutale stupro di gruppo la cui targa in ricordo è stata distrutta a pochi chilometri da lei pochi giorni fa. Perché se c’è una cosa che non conosce razze, confini, lingue, religioni è ciò che prova una donna spogliata, picchiata, violentata, massacrata. Questo è ciò che include noi #donne" conclude l'assessore regionale.

Redazione

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