Solidarietà - 26 ottobre 2018, 17:34

Albenga, Ciangherotti attacca: "Case occupate illegalmente, chiediamo l'intervento del Prefetto"

Due i casi: il primo quello di un alloggio assegnato ad una famiglia di stranieri senza rispettare le graduatorie e il secondo quello della casa Adso occupata da rumeni

Albenga, Ciangherotti attacca: "Case occupate illegalmente, chiediamo l'intervento del Prefetto"

Ad Albenga è polemica sulla questione "case". L'accusa arriva dal consigliere Eraldo Ciangherotti che evidenzia due casi:

Due casi di occupazioni abusi di alloggi pubblici in pochi giorni. Il primo, addirittura, effettuato dal Comune. Ho infatti incontrato, poche ore fa, i signori Albanese-Plumeri, a detta dell’Ufficio casa dell’Arte di Savona destinatari "esclusi" dell’alloggio con le medesime caratteristiche assegnato per delibera di giunta comunale ad una famiglia di stranieri.

L’alloggio in via Viveri 10/6 sarebbe spettato al nucleo famigliare Albanese-Plumeri, con i coniugi ultrasessantenni entrambi invalidi all’80%. Loro, Antonio e Lucia, non sapevano nulla e sono venuti a conoscenza dai mass media dell’assegnazione ad altra famiglia dell’alloggio che spettava loro. ‘La Signora Vespo neppure si è degnata di telefonare ad uno della nostra famiglia per dirci le ragioni del torto che abbiamo subito’ ha raccontato il signor Albanese, dispiaciuto e quasi timoroso di affidare il suo sfogo ai giornali per paura di ritorsioni. “Oggi noi abitiamo in un alloggio, in viale VIII marzo, che, per convenzione edilizia trentennale scaduta, era nella disponibilità del Comune prima di tornare nella proprietà di un privato. Su quest’alloggio infatti oggi pende la spada di Damocle di uno sfratto, perché il complesso immobiliare di cui fa parte l’alloggio è stato messo in vendita e presto anche noi dovremo lasciare l’alloggio di viale VIII marzo e cercarci un’altra abitazione”.

Mi chiedo per quale ragione l’assessore Vespo è improvvisamente caduta nel silenzio? Per quale ragione il Comune non ha fatto neppure una telefonata alla famiglia?

‘Vorrei sapere per quale ragione nessuno si è preso la briga di spiegarci perché siamo stati esclusi da quell’alloggio di Via viveri 10/6, che ci aspettava essendo i primi in lista di attesa nella graduatoria per l’assegnazione di una casa popolare? Non sarebbe stato più legale fare una graduatoria in evidenza pubblica degli sfrattati di Albenga prima di procedere all’assegnazione “ad personam” dell’alloggio in questione? Per questo e altre ragioni, faremo anche noi esposto alla Procura della Repubblica per essere stati comunque lesi nel diritto di ricevere la casa popolare che ci spettava. Restiamo in attesa di una risposta da parte dell’Amministrazione che possa riparare al torto subito’, mi ha detto ancora il signor Antonio."

Non solo la nota vicenda di questo primo alloggio, ma il consigliere Ciangherotti ha portato alla luce anche il caso di un alloggio occupato abusivamente.

Spiega Ciangherotti: "Ma c’è anche un’altra occupazione che grida vendetta, quella da parte di una famiglia romena che si è appropriata dell’alloggio destinato all’Adso. Sia ben chiaro, l’alloggio è destinato all’Adso, ma anche se fosse stato assegnato ai boy scout o un’altra famiglia privata sarebbe eguale, chi ha occupato l’appartamento di Rione Risorgimento va sgomberato e va consegnato ai legittimi assegnatari. Non a caso, proprio ieri, il prefetto di Savona ha scritto al sindaco Cangiano chiedendo chiarimenti sulla vicenda e chiedendo notiziesulle misure disposte o che si intendono disporre per il ripristino della legalità - ove essa sia stata effettivamente violata - tenendo in debita considerazione gli indirizzi contenuti nella direttiva emanata dal ministro dell’Interno il 20 settembre’”: così Eraldo Ciangherotti, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale ad Albenga e consigliere provinciale.

Mara Cacace

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