Politica - 20 ottobre 2018, 14:15

Varazze, "Azione Popolare" attacca: "Il turismo tracolla". La risposta del sindaco Bozzano: "Voi incapaci di compiere un’analisi oggettiva"

L'associazione: "I dati dell’Osservatorio turistico vedono il tracollo di Varazze maglia nera da alcuni anni"; Il primo cittadino: "I dati emersi dall’Osservatorio regionale non sono i dati sul turismo ma bensì quelli sulle strutture ricettive: non possono e non devono assurgere a dati assoluti".

Varazze, "Azione Popolare" attacca: "Il turismo tracolla". La risposta del sindaco Bozzano: "Voi incapaci di compiere un’analisi oggettiva"

"Azione Popolare", associazione di Varazze, attacca l'amministrazione Bozzano sul tema del turismo nella località varazzina:

"Lo si era capito. La città desolatamente vuota anche nei weekend estivi e grida di allarme degli albergatori e non solo, a ben vedere. Sono arrivati i numeri e confermano il disastro chiamato 'turismo a Varazze'.

Meno 12,33% di arrivi da gennaio ad agosto 2018 e -8,61% negli arrivi il doppio di quanto avutosi in Provincia di Savona. Nel 2017 Varazze registrò già un -11,78%. L’anno scorso la nostra città era ultima in provincia con dati che per esempio sui turisti stranieri erano per certi versi drammatici. Ricordiamo che un -10% in soldi significa qualcosa come  6 milioni di euro in meno sulla città. Circa 12 milioni di euro di giro d’affari persi in due anni!

Questa è la situazione drammatica a cui ci ha spinto l’amministrazione Bozzano disastrosa, numeri alla mano. Ora si possono fare tutti i convegni sui 'big data' che volete ma se non si è in grado di fare e promuovere il turismo, si sprecano solo tanti soldi.

Non sono opinioni ma purtroppo fatti.

La Giunta Bozzano ha speso tantissimi soldi pubblici con risultati che doppiano in negativo rispetto alle altre città turistiche a conferma che il problema è a Varazze in chi la amministra.

In questo modo la nostra città si distanzia sempre di più da un movimento turistico importante: con 312 mila presenza registra poco più del 30% in più delle presenze nella piccola Spotorno. Siamo sempre di più ai margini del turismo che conta.

I dati sui movimenti alberghieri ed extra alberghieri rilevati dall'Osservatorio Turistico Regionale per i mesi da gennaio ad agosto 2018 confermano un andamento poco positivo  in provincia di Savona. Da gennaio ad agosto, vi sono stati meno 47mila arrivi ovvero -4,5% (994.339 nel 2018 contro 1.041.347 del 2107) e -195.863 presenze (4.404.660 nel 2018 contro 4.600.523 del 2017) -4,26% rispetto all'anno scorso. 

La situazione è dunque molto seria. Azione Popolare organizzerà a breve un incontro pubblico per analizzare e proporre alternative alla deriva sostanzialmente suicida che il turismo varazzino ha intrapreso, nonostante rilevantissime risorse impiegate nel 2018 e un lungo elenco di collaboratori chiamati a collaborare in modo oneroso. Ci chiediamo se il sindaco Bozzano, dopo questo fallimentare mandato, continuerà a fare agonizzare quella che era una fonte primaria di reddito per i varazzini oppure se i cittadini vorranno, come pensiamo,  cambiare e voltare definitivamente pagina".

Non è tardata però ad arrivare la risposta del primo cittadino Alessandro Bozzano:

"Relativamente a quanto dichiarato  da un’Associazione che si appella “Azione Popolare” di ancor dubbia rappresentatività, da sempre critica nei confronti dell’Amministrazione che conduco, i dati sulle presenze alberghiere emanati dalla Regione Liguria e relativi al periodo estivo debbano essere stati cibo estremamente ipercalorico al fine di scatenare quell’energia negativa che da sempre vi è stata contro ogni e qualsiasi iniziativa turistica quand’anche non si riferisca ad altro.

Detto ciò i dati emersi dall’Osservatorio regionale non sono i dati sul turismo ma bensì quelli sulle strutture ricettive quindi sono dati categoriali che non possono e non devono assurgere a dati assoluti in quanto traggono origine da presupposti ed elementi diversi. Orbene detto dato è inequivocabilmente negativo e questo dovrebbe essere interpretato come segnale negativo sul tipo di turismo tradizionale ovvero su quello che fonda le proprie radici sulla permanenza dell’utenza nelle strutture ricettive.

Il dato non tiene conto delle seconde case esistenti che per tutta la stagione estiva nonché per parte di quella autunnale sono abitate da cittadini non residenti nonché tutti i flussi turistici che si sono registrati o sono registrati palpabilmente da coloro che vivono abitualmente la città solo frequentando le vie cittadine e la passeggiata a mare per poi spingersi sino a Viale Europa. Tutti questi grandi flussi non sono contemplati nel dato perché questo attiene a questioni diverse. Vi è un ulteriore aspetto, sempre esaminando quel dato, che attiene alle strutture alberghiere ormai chiuse ed a quelle oggetto di svincolo alberghiero concesso in quanto inadeguate ed altre importanti realtà che hanno passato la mano tanto che alberghi a 4 stelle come El Chico hanno chiesto la sospensione dell’attività.

Tutto ciò se rapportato al dato della ricettività alberghiera ha causato una flessione sulla potenzialità ricettiva nei tre mesi estivi di più di 30.000 posti letto ed a ciò deve essere aggiunto il dato relativo agli alberghi che esercitano pur essendo usciti dal vincolo e quindi inadeguati. Il dato sui flussi di presenza che, sottolineo, non è quello sulla ricettività alberghiera e quindi sui pernottamenti,  parte da presupposti diversi contenuti ad esempio nel City Forecast  che rimarca un segno positivo, costante per tutto l’anno.

L’Associazione “Azione Popolare” dimostra ancora una volta di non essere in grado di compiere un’analisi oggettiva dei dati tanto da fare confusione sui presupposti. Questa è per l’Amministrazione che rappresento, un’azione forte sulla promozione turistica del territorio anche per periodo autunnale ed invernale e sinergica con tutte le forse in campo che amano il proprio territorio e, per chi vuol vivere e vedere ottengono soddisfazioni e risultati generali di buona ricaduta economica".


c.s.

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