Nel Ponente di Genova l’allerta arancione ha portato più ansia che reali criticità. Per fortuna, la prima pioggia della stagione non ha creato danni, ma solo qualche problema isolato e che è stato rapidamente contenuto.
Per tutta la giornata, nella sede del Municipio VII in piazza Gaggero a Voltri, il livello tecnico e quello politico sono stati operativi, a cominciare dal presidente Claudio Chiarotti e dall’assessore municipale Matteo Frulio, che hanno svolto sopralluoghi, insieme alla Polizia Municipale e alla Protezione Civile, presso le zone indicate come più a rischio.
Frulio traccia un bilancio di fine giornata: “In piazza Lerda, a Voltri, Aster e un commerciante, che ringrazio per la disponibilità, hanno provveduto a pulire le tombinature del lato ponente che avevano problemi di smaltimento delle acque piovane. In via Fabbriche, si è verificato un piccolo cedimento su cui sono intervenuti prontamente Protezione Civile e Polizia Municipale. Stesso discorso pure in via Guala: una porzione di asfalto ha ceduto nei pressi del cantiere per l’installazione delle fibre ottiche. Ho inoltre richiesto un intervento in via Camozzini per i tombini lato monte, nel tratto tra la chiesa di Sant’Erasmo e il liceo”.
Se sono state poche le situazioni problematiche, sono state però di più quelle che hanno generato, e continuano a generare, una particolare apprensione. Problemi più volte segnalati al Comune di Genova, ma sinora rimasti senza soluzione.
Due in particolare i fronti delicati: l’alveo del torrente Acquasanta, che presenta una fittissima vegetazione, e la barra sabbiosa alla foce del Leira. Sarebbero necessari lavori di estrema urgenza, vista la stagione delle piogge. Purtroppo il crollo del Ponte Morandi ha fatto ritardare tutto, e si porterà dietro conseguenze per anni, rispetto all’agenda dei lavori pubblici. Ma la prevenzione dal rischio idrogeologico deve rimanere prioritaria tanto quanto. A ogni allerta si resta sempre con il fiato sospeso. E non sempre, come la Liguria, e Genova in particolare, hanno sperimentato negli anni, va a finire bene.
Il letto del rio Acquasanta è in condizioni disastrose: in certi punti, le piante sono altissime. Arrivano al livello delle finestre delle case. In altri, a malapena si scorge il corso d’acqua. Un sottile ruscello che si fa strada in mezzo al verde, a una vegetazione carica di cespugli, arbusti, canneti, alberi con piccolo tronco. In queste zone, in passato, non sono mancate le alluvioni. La memoria è recente. I disastri sono da evitare. “Abbiamo scritto - affermano Matteo Frulio e Filippo Bruzzone, consigliere municipale di A Sinistra - all’assessorato ai Lavori Pubblici di Tursi e, per suo tramite, ad Aster. Spetta a loro, infatti, la pulizia dei torrenti e la manutenzione degli alvei”.
Frulio non ha nessun intento polemico: “Non ce l’abbiamo con l’assessore Fanghella, è semplicemente una richiesta di aiuto. Abbiamo visto una certa tendenza a ripulire le foci e i tratti finali dei corsi d’acqua. Benissimo, ma lo stesso lavoro va fatto anche a monte, altrimenti rischia di risultare vano”.
Nel letto del rio Acquasanta, in particolare, c’è di tutto: quasi un orto botanico. “Certe piante sono altissime, arrivano al terzo piano delle abitazioni di fronte. E le condizioni critiche vanno anche al di fuori dei confini del Comune di Genova”. Il rio Acquasanta, infatti, scorre pure nel territorio di Mele: “In questo caso - prosegue Frulio - dovrebbe occuparsene la Città Metropolitana. Più a valle, nel nostro territorio, noi come Municipio VII Ponente abbiamo fornito tutto un elenco delle principali criticità. Sino allo scorso anno, gli interventi sono arrivati, molto bene, nella zona di Fondo Crosa. Ma il tratto dal ponte storico dell’Acquasanta sino al santuario e alle terme è veramente messo male”.
Quanto alla foce del Leira, Aster è intervenuta nelle scorse settimane per eliminare la barra sabbiosa che compromette il regolare deflusso del corso d’acqua verso il mare. Operazione giustissima. Ora però, come denuncia Yuri Pertichini, che in estate su questo lido organizza ‘La spiaggia dei bambini’, “dal 6 settembre il materiale drenato per la pulizia del torrente Leira è risultato ok, si può usare per il ripascimento della spiaggia, intervento che aspettiamo dal dicembre del 2017, tra lungaggini, promesse e dichiarazioni inutili. Peccato che è ricominciato il rimpallo di competenze, e la sabbia giace lì, in attesa che la pioggia se la porti via, con il Municipio che continua a chiedere che la situazione si sblocchi. Ora la sabbia drenata sta tutta ammonticchiata insieme. Così se piove abbastanza, scivola di nuovo nel fiume, ma questa volta tutta in un punto, facendo tappo”.
Pertichini segnala anche un altro fronte, a Pra’: “Il tetto della sede del Municipio Ponente rischia di crollare. Sotto vi si svolgono le attività giovanili San Paolo mentre, ancora più sotto, vi sono gli alloggi comunali, gli uffici della polizia e altri servizi. Il rifacimento della copertura è stato inserito nel 2017 nel piano triennale dei lavori pubblici, poi procrastinato nell’attuazione da questa giunta comunale. Mi chiedo e chiedo a tutti cos’altro bisogna attendere”.
L’assessore municipale Matteo Frulio, che ha la delega ai lavori pubblici, precisa: “Noi abbiamo finanziato i lavori interni dando il materiale. Per tutto il resto, la competenza è del Comune, che è stato più volte sensibilizzato sulla questione”.