La lapide, restaurata, sarà rimessa al suo posto. Sabato 13 ottobre alle ore 10,00 al Forte della Madonna degli Angeli, la lapide che ricorda i sette Patrioti fucilati dai traditori fascisti il 27 Dicembre 1943 (Cristoforo Astengo, Aurelio Bolognesi, Francesco Calcagno, Arturo Giacosa, Carlo Rebagliati, Aniello Savarese e Renato Vuillermin) dopo la vandalizzazione dello scorso 13 settembre ritorna “a casa”.
Alla presentazione dell’evento nella sala consiliare del comune di Savona sono intervenuti Samuele Rago, presidente provinciale Anpi, Franca Ferrando, presidente Isrec e Andrea Pasa segretario generale Cgil Savona oltre al sindaco Ilaria Caprioglio e l’assessore Pietro Santi che hanno confermato la loro presenza sabato mattina.
Dopo le parole di ieri della prima cittadina in merito alla rottura della lapide al cimitero di Zinola recante la dicitura delle “camicie nere” (LEGGI QUI) ha confermato la propria presenza sabato mattina: “Gli episodi di violenza sono deprecabili da qualsiasi parte vengano, spero che si riesca ad andare oltre soprattutto per i nostri giovani che hanno bisogno di esempi importanti. Non sono una persona fragile, nonostante gli attacchi vado avanti”.
“A distruggere la lapide è stata la mano di coloro che non hanno mai voluto riconoscere che il fascismo è stato il male maggiore, che per oltre venti anni ha negato le libertà individuali e collettive, uccidendo o imprigionando chi si opponevano alla dittatura, emanando le leggi razziali per discriminare coloro che erano di religione ebraica o Geova, i Rom e i Sinti, gli omosessuali e quanti manifestassero delle diversità rispetto alle imposizioni dittatoriali del regime - commenta Samuele Rago - La Resistenza riportò i valori ed i principi della pace, della libertà, della giustizia sociale, della dignità della nazione e dei singoli cittadini, grazie alla scelta patriottica e antifascista di tanta parte del popolo italiano. Possono distruggere le lapidi ma la memoria dei crimini commessi dai nazifascisti, impressa nelle nostre menti, resterà per sempre a monito delle generazioni future".
Sabato 27 ottobre, alle ore 15.00 con il concentramento in piazza Martiri della Libertà è prevista inoltre una manifestazione con corteo per le vie di Savona, organizzata sempre dal Comitato e Coordinamento antifascista, per riaffermare la storia antifascista di Savona e combattere gli ultimi episodi, dalla sede di Casa Pound in via San Lorenzo, alla lapide danneggiata alla Madonna degli Angeli passando infine per quella vandalizzata al cimitero savonese: "Una grande partecipazione sarà la giusta risposta ai vecchi e nuovi fascismi, ai vecchi e nuovi razzismi" continua Rago.
“In città deve essere chiaro e tondo il concetto che non siamo intimiditi di fronte ad attacchi di questo tipo, il 27 vogliamo fare una grande manifestazione” conclude il presidente provinciale Anpi.
“Nel dicembre del 1922 le camicie nere entrarono dentro le Camere del Lavoro del Piemonte, di Torino, picchiando e torturando e nei mesi successivi anche nel nostro territorio - spiega Andrea Pasa - I valori antifascisti sono delineati dalla nostra associazione, noto invece sempre una certa timidezza nelle istituzioni locali rispetto alla parola antifascismo. Non bisogna essere ostaggio della sede di Casapound”.
“Momenti difficili Savona ne ha conosciuto tanti, la reazione agli ultimi episodi è stata importante, siamo uniti nei valori dell’antifascismo nei quali siamo cresciuti e siamo nati” conclude Franca Ferrando, presidente Isrec.