"Il Comune di Savona sdogana le camicie nere, dedicandogli una lapide vicino al monumento ai caduti, ospitato all’interno del cimitero cittadino. Un fatto gravissimo, che ferisce un’intera comunità e che il Gruppo regionale del Partito Democratico condanna con forza. È inaccettabile che una città come Savona, medaglia d’oro della Resistenza, sia stata offesa in questo modo dal suo primo cittadino" commentano i consiglieri regionali del Pd ligure Giovanni Lunardon e Luigi De Vincenzi.
"Non è possibile che le istituzioni democratiche celebrino le camicie nere che, durante il regime fascista, si sono macchiate di ogni nefandezza, torturando e uccidendo civili inermi e partigiani che si battevano per la libertà. Non siamo disposti a tollerare una vergogna come questa. I fascisti non meritano alcuna celebrazione. Savona è una città fieramente antifascista. Il sindaco Caprioglio, che ha riservato, sabato mattina, tutti gli onori a questa vera e propria schifezza, chieda scusa ai savonesi e rimuova la lapide" concludono i consiglieri regionali del Pd ligure Giovanni Lunardon e Luigi De Vincenzi.
"Una brutta pagina per Savona, un'offesa per la storia e la memoria della città, Medaglia d'oro al Valor Militare per la Resistenza - commentano invece dalla Segreteria regionale Pd - Non possiamo che giudicare negativamente e condannare l'iniziativa, promossa dall’Opera nazionale caduti senza croce e avvallata dal sindaco Caprioglio presente alla cerimonia di inaugurazione, di intitolare anche alle camicie nere una lapide, posta all'interno del cimitero di Zinola, commemorativa dei militari dispersi e caduti durante la Seconda Guerra Mondiale".
"Ancora una volta, purtroppo, ci troviamo di fronte al pericoloso tentativo di legittimare e onorare le gesta e la figura di chi si schierò con il regime fascista - concludono dal Pd regionale - La pietà per i morti non può essere una scusa per riscrivere la storia e cancellare ogni distinguo tra i protagonisti da una parte e dall'altra di un periodo drammatico e sanguinoso per il nostro Paese. Ci impegneremo, attraverso i nostri rappresentanti sul territorio e gli eletti in Consiglio comunale, affinché si faccia chiarezza su quanto accaduto e perché quella scritta, che accomuna le camicie nere ai caduti delle forze armate, venga al più presto rimossa".