Si vocifera da qualche giorno ad Alassio dell’intenzione di chiudere il vivaio comunale, quello che dovrebbe fornire le piante per il verde pubblico alassino.
La storia del vivaio in questione è lunga e travagliata. Qualcuno ricorda come già nelle intenzioni del sindaco Avogadro vi fosse l’ipotesi di chiuderlo per realizzarne un parcheggio.
Canepa, invece, decise di puntare molto sul vivaio riaprendolo in pompa magna e ridando lustro alla produzione floricola che sfiora i 20 mila prodotti annui.
Questi numeri, però, non sembrano comunque convenienti e il sindaco Melgrati torna all’ipotesi del parcheggio.
Spiega il sindaco: “E’ vero vogliamo chiudere il vivaio e realizzarvi un parcheggio. Un tempo c’erano 25 giardinieri ad Alassio. Avevano la possibilità di coltivare le piante necessarie per la nostra città, ora il numero dei giardinieri si è notevolmente ridotto, ne abbiamo 5 o 6 e due lavorano al vivaio e noi siamo costretti comunque a comprare la maggior parte delle piantine altrove. Riteniamo sia antieconomico mantenere tutte quelle serre. Ci conviene molto di più chiudere e comprare le piante da aziende specializzate. I due giardinieri che lavorano là saranno in questo modo impiegati sul territorio per rendere sicuramente un servizio migliore ai cittadini e dare una qualità del verde migliore”.
Per farlo il comune dovrà comprare da ARTE il vivaio e poi optare per un cambio di destinazione.
Spiega Melgrati: “Il vivaio è di ARTE. Noi vogliamo comprarlo e trasformarlo in un grande parcheggio che darà ossigeno alla nostra città che, sappiamo bene, vive questo problema dei parcheggi da anni.”.