- 02 ottobre 2018, 15:06

Anche in Liguria si vota per il referendum contro i matrimoni gay della Romania

Il 6 e 7 ottobre si voterà per cambiare nella costituzione romena la definizione “matrimonio”. Ecco dove si vota a Genova e in Liguria

Anche in Liguria si vota per il referendum contro i matrimoni gay della Romania

In alcuni paesi si fanno passi avanti verso nuove dimensioni sociali che possono anche non piacere ma in Romania si tenta di irrigidire le leggi per non consentire pari diritti a chi fa parte della comunità gay (LGBT).

In Romania, il prossimo 6-7 ottobre, si voterà per cambiare nella costituzione la definizione “matrimonio”: ovvero non si parlerà più di un’unione genericamente tra sposi, ma più specificatamente un’unione tra un uomo e una donna. Il referendum di questa settimana cerca di chiarire il fatto che in Romania i matrimoni tramite le persone dello stesso sesso siano almeno “poco graditi”.

L’obiettivo della votazione proposta dall’associazione “Coalizione per la Famiglia” è evitare la possibile futura legalizzazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso.

Al momento in Romania non sono accettate nemmeno le unioni civili. Romania è un paese molto conservatore dove la Chiesa Ortodossa ha una forte influenza. Le forze politiche non sostengono affatto i movimenti gay (LGBT), salvo poche e rarissime eccezioni. Nel 2016, la raccolta firme per proporre il referendum ha ricevuto molti più consensi del necessario e quindi il 6 e 7 ottobre si andrà a votare.

I romeni che vivono fuori dai confini della Romania sono alcuni milioni e la maggioranza hanno diritto di voto. Come anche in altre occasioni, il voto della diaspora romena potrebbe essere decisivo per l’esito finale di questo particolare referendum. In Italia i seggi saranno più di 50 e il Piemonte è una delle regioni con il più alto numero di elettori romeni seguito dalla Liguria. Di conseguenza non sarebbe errato ipotizzare che l’esito delle votazioni “piemontesi” e “ligure” potrebbero incidere in maniera decisiva sulla dinamica generale e sui risultati finali della consultazione.


Riportiamo di seguito la quanto reso pubblico dal Mitropolita Iosif di Parigi della Chiesa Ortodossa Romena nella Lettera Pastorale:

“La nostra risposta al referendum di sabato 6 e domenica 7 ottobre non ha una connotazione politica e non è una posizione contro qualcuno, abbiamo una posizione in linea con la nostra fede e con la nostra coscienza cristiana e crediamo e testimoniamo che Dio ha creato l’umanità “ uomo e donna” ( Facere, 2,27). Questi sono i fondamenti della Famiglia che, tramite l’amore tra uomo e donna, fa nascere i bambini ai quali l’uomo diventa padre e la donna mamma, e i due sono responsabili della crescita e dell’educazione dei loro figli. Questo è il quadro normale nel quale possono ricevere l’amore paterno e materno, e poi diventeranno loro stessi genitori e si porteranno i loro figli dai loro nonni per essere felici anche per l’amore unico dei nonni e portare ai loro nonni la felicità”


Si voterà sabato 6 e domenica 7 ottobre dalle ore 7.00 fino alle 21.00.

Di seguito gli indirizzi dei 12 seggi presenti nei nostri territori.

Piemonte:

- Torino 1 - Consolato Generale della Romania, Via Ancona nr. 7, 10152 Torino

- Torino 2 - Consulato Generale della Romania, Via Ancona nr. 7, 10152 Torino

-Aosta -Viale Europa nr. 5

-Alessandria - Via Feruccio Parri nr. 15- Zona Cristo

-Asti - Palazzo Ottolenghi, Corso Alfieri nr. 350, Asti

-Novara - Via Perazzi nr. 5/D, parter, Quartiere San Martino

-Verbania - Centro sociale Via Renco nr. 36, 28923 Verbania

- Cuneo - Via Carlo Sigismondo Leutrum nr. 7, 12100 Cuneo

- Vercelli -Sala Sport Scuola Rodari Via Borsi, 13100 Vercelli


Liguria

- Genova - Via Casaregis 50/15, 16129 Genova

-Sanremo - Corso Cavallotti 59, Sala degli Specchi Sanremo

-La Spezia - Centro Civico Nord, Largo Vivaldi, 19122 La Spezia, Fossitermi


Per votare è sufficiente presentarsi ai seggi con un documento d’identità romeno e avere 18 anni compiuti.

Marian Mocanu

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