- 02 ottobre 2018, 16:15

Cep, il Pianacci riapre dopo quasi un mese di stop

Il Circolo aveva chiuso i battenti per reiterati episodi di maleducazione. Ieri sera assemblea pubblica con la decisione di ripartire. Municipio e Comune si sono impegnati a richiedere la presenza quotidiana di due educatori, in aggiunta all’attività già attiva sul territorio

Cep, il Pianacci riapre dopo quasi un mese di stop

Dopo quasi un mese di stop e di cancelli chiusi, riapre al Cep il Consorzio Pianacci. La decisione, motivata a inizio settembre a seguito di reiterati episodi di maleducazione, aveva suscitato un intenso dibattito nella zona, tra chi appoggiava la scelta e chi invece la considerava inutile e penalizzante, soprattutto per le famiglie che portano in questa zona i bambini dopo la scuola. Uno spazio molto importante, ampio e frequentato che rappresenta - è bene ricordarlo - uno dei pochi ‘sfoghi’ del Cep, ma che, ultimamente, era stato poco rispettato, a cominciare proprio da alcuni fruitori.

Ieri sera si è tenuta un’assemblea pubblica a cui hanno partecipato moltissimi cittadini e al termine della quale è stata presa la decisione: il Pianacci riapre domani, con le consuete modalità.

“Il Consiglio Direttivo del Circolo Pianacci - si legge sul portale web dell’associazione - alla luce di quanto emerso nel corso dell’assemblea pubblica, convocata dal Municipio VII Ponente, e tenutasi al PalaCep, ha deliberato all’unanimità la riapertura, a partire da mercoledì 3 ottobre. Con l’auspicio che i ventidue giorni di chiusura e gli impegni espressi dai rappresentanti delle istituzioni possano produrre i risultati attesi”.

All’incontro hanno partecipato circa settanta persone, tra cui: il presidente del Municipio VII Ponente Claudio Chiarotti; gli assessori municipali Rosa Morlè e Matteo Frulio; l’assessore comunale Arianna Viscogliosi; il presidente di Arci Genova Stefano Kovac, che è anche portavoce del Forum del Terzo Settore; Ferdinando Barcellona, per Consorzio Agorà e coordinatore del Centro Servizi Famiglie Ponente.

Come confermato da Chiarotti nel corso del suo intervento, l’Area Pianacci è uno spazio di proprietà del Comune dato in gestione ad un soggetto privato, il Circolo Arci Pianacci, che si fa carico dei costi di manutenzione, utenze e tutto il resto. Un chiarimento necessario, anche alla luce dei numerosi commenti negativi, ‘piovuti’ sui social network contro la scelta della chiusura.

Secondo il Pianacci, “considerata la natura giuridica dei Circoli Arci, l’accesso ai sedicimila metri quadrati gestiti dal Circolo Pianacci potrebbe essere limitato ai soli soci in regola con il tesseramento annuale. Il Circolo Pianacci invece, volendo porsi al servizio oltre che dei soci anche della comunità del Cep, ben consapevole dell’importanza di questi spazi per la collettività, in questi ventuno anni ha sempre permesso l’accesso agli spazi a tutti, indistintamente, consentendo alla cittadinanza di poterne fruire, liberamente”.

Il Municipio e il Comune hanno preso atto delle segnalazioni effettuate per iscritto mesi fa, e reiterate di recente, relative ad azioni effettuate da minori, non sufficientemente vigilati dalle famiglie, tali da rappresentare pericolo per la loro incolumità e per quella degli altri. “A tale proposito - prosegue la nota del Pianacci - Municipio e Comune si sono impegnati a richiedere agli uffici competenti la presenza quotidiana di due educatori, in aggiunta all’attività educativa già attiva sul territorio”.

E’ stata inoltre evidenziata l’esigenza di una presa di coscienza e di assunzione di responsabilità da parte dei cittadini che frequentano l’Area Pianacci, che possa portarli “a comprendere l’assoluta importanza di questo spazio per le loro famiglie e per tutti e indurli a mettere in atto azioni, anche minime, di vigilanza, che possano arginare la maleducazione di pochi e supportare il lavoro dei volontari del Circolo. Auspichiamo anche, come sempre, che le persone possano trovare spazio e tempo per diventare attori attivi di iniziative all'interno dell'area: il miglior modo per rendere sicuro ed abitabile un posto è viverlo”.

L’invito è chiaro: “L’adesione attraverso il tesseramento al Circolo Pianacci potrebbe rappresentare un primo elemento utile a costruire senso di appartenenza e favorire la partecipazione”.

Il presidente Chiarotti ha chiuso l’assemblea pubblica dichiarandola ‘Assemblea aperta’, con l’impegno a rivedersi fra un mese. Ma intanto il Pianacci può tornare a essere fruito. E questa era la notizia più attesa nella zona. 

Alberto Bruzzone

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