- 25 settembre 2018, 13:13

Usb sul crollo Morandi: "Nazionalizzazione: sottrarre servizi pubblici all'avidità dei privati"

L'Unione Sindacale di Base chiama raccolta gli iscritti in vista della manifestazione nazionale del 20 ottobre con lo slogan "Spendere prima per non piangere dopo"

Usb sul crollo Morandi: "Nazionalizzazione: sottrarre servizi pubblici all'avidità dei privati"

Mercoledì 26 settembre,alle ore 10.00, presso la Sala Mattarelli nella sede Inail Genova di Via Gabriele D’Annunzio 76, esponenti dell'esecutivo nazionale di Usb incontreranno lavoratori e iscritti in vista della manifestazione nazionale di Roma, in programma per il 20 ottobre. 

I sindacalisti Cinzia della Porta e Pierpaolo Leonardi, interverranno sui temi che costituiscono la piattaforma di convocazione del corteo nazionale, particolarmente significativi oggi a Genova, ferita dal crollo del ponte Morandi e dal lutto per le 43 vittime.

"Il crollo del ponte Morandi a Genova, con il suo tragico bilancio di vite umane, ha mostrato a tutti il vero fine delle privatizzazioni: far realizzare immensi profitti a pochi, a scapito della sicurezza collettiva, delle nostre finanze e dei posti di lavoro, Autostrade, ILVA, Alitalia, Telecom, solo per citare i casi più famosi: migliaia e migliaia di esuberi, aziende portate al fallimento - si legge nel documento di Usb che annuncia l'iniziativa di mercoledì 26 settembre - La drammatica emergenza che Genova vive in queste ore e che segnerà pesantemente la città nei prossimi mesi, mette a nudo gli effetti prodotti dai tagli agli investimenti ed alla spesa pubblica che hanno colpito il Pubblico Impiego e tutti i servizi essenziali".

"Genova dimostra, più che simbolicamente, quanto lo slogan “privato è bello”, sia stata una vera e propria truffa, perpetrata ai danni della collettività. Come lo sono del resto tutte le cosiddette grandi opere, dal ponte di Messina al TAV al TAP, solo per citarne alcune tra le più inutili e dannose, agognate dai padroni del cemento e sollecitate dall’Unione Europea che ha fatto delle privatizzazioni uno dei suoi mantra più importanti - si legge ancora nella nota stampa di Usb - Occorre quindi mobilitarsi perché la richiesta di nazionalizzazione che è venuta dal basso e che è stata "evocata" dal Governo, sia effettivamente esaudita. L'evidente fallimento delle privatizzazioni impone di rimettere in campo il rilancio del lavoro e dei servizi pubblici, per sottrarli all'inefficienza e all'avidità dei privati, con un piano di investimenti pubblici e di assunzioni e reinternalizzazioni che porti anche al superamento del precariato".

"Per questo rivolgiamo un appello a tutte le forze sociali, politiche, ai comitati dei territori, alle lavoratrici e ai lavoratori, alle/ai precarie/i, per costruire insieme una grande manifestazione il 20 Ottobre a Roma - si legge in conclusione del documento - Per difendere il territorio, i servizi, la salute, il lavoro, per fare sentire la voce di chi in questi anni di crisi ha pagato tutto con aumento dello sfruttamento, delle tariffe, dell’inquinamento. Spendere prima per non piangere dopo".

RG

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