Tutto sommato la viabilità genovese ferita dal crollo del ponte Morandi ha tenuto nella prima giornata scolastica dell'anno,gli studenti sono riusciti a raggiungere il proprio banco senza particolari intoppi, salvo qualche sporadico ritardo, ma certamente su treni e autobus decisamente affollati; diversa la situazione per le navette gratuite messe a disposizione degli studenti da Amt e istituzioni locali proprio per recarsi a scuola, lasciate deserte.
La maggiori criticità si sono comunque registrate presso la stazione ferroviaria di genova Principe intorno alle 8.00, quando i numerosi studenti delle superiori provenienti dalla Valpolcevera e dall'entroterra, scesi da altri convogli, hanno provato a prendere tutti insieme un treno regionale diretto a ponente: qualche ragazzo è rimasto a terra, costretto ad aspettare il convoglio successivo.
A vigilare sulla situazione, presso stazioni ferroviarie e della metropolitana, operatori di Protezione civile e giovani impegnati nel servizio civile, oltre agli addetti Amt e Trenitalia, per spiegare ai ragazzi le nuove modalità di trasporto attivate per ovviare ai disagi legati al crollo del viadotto e alla viabilità interrotta. "Stiamo cercando di comunicare ai ragazzi il ventaglio di possibilità - spiega l'assessore regionale alla formazione Ilaria Cavo - ma ognuno deve fare la propria parte, l'invito è a utilizzare i mezzi pubblici e a limitare l'uso dell'auto, altrimenti il miracolo non si potrà compiere". "Abbiamo cercato di pensare a ogni dettaglio - continua il consigliere delegato alla Protezione civile del Comune di Genova Sergio Gambino - quello che preoccupa è la viabilità privata, almeno fino a quando non apriremo le strade di sponda sul Polcevera".